La festività del 25 aprile fu istituita dal governo De Gasperi temporaneamente nel 1946 e definitivamente nel 1949, allo scopo di celebrare la memoria della lotta contro il nazifascismo e ribadire i valori della democrazia e della libertà.
Certamente non è facile e semplice ricordare questa data con manifestazioni e feste in un periodo in cui “la guerra la fa da padrone in Europa e nel Mondo”
Se questa ricorrenza deve segnare la fine del dolore, dei morti e delle sofferenze che hanno contraddistinto un periodo triste della storia d’Italia deve, contestualmente, creare gli auspici affinchè anche le guerre presenti, a “pochi chilometri da noi”, come in Ucraina, Israele e Palestina, abbiano fine e si instauri un clima di pace e di rispetto per i popoli di questi martoriati territori.
Molti bambini, molti giovani, molti genitori e anziani stanno morendo, lasciando dolore e rancori che sarà difficile dimenticare ed è proprio qui che ci deve aiutare la ricorrenza del 25 Aprile. Un giorno che serva come memoria della bruttura della guerra e delle insanabili ingiustizie che essa crea.
Allora facciamo in modo che questa giornata serva di auspicio per tornare a casa, per liberare “casa”, per difendere onore ed ideali, per riabbracciare i propri cari da parte di coloro che in questo momento stanno vivendo tragedie immani.
Allora il 25 Aprile deve rappresentare un momento di responsabilità collettiva vale a dire ricordare, soprattutto alle giovani generazioni, che libertà e democrazia non sono “doni” ma sono conquiste raggiunte con il sacrificio; sono patrimonio collettivo da difendere e mantenere costantemente.
Su questo terreno la scuola svolge e svolgerà sempre un ruolo importante, proprio perchè deve far acquisire alle nuove generazioni valori veri e duratori quali il rifiuto di tutte quelle forme di discriminazione, violenza, mancanza di democrazia che purtroppo oggi sono ancora presenti e che stentano ad essere eliminate
VIVA IL 25 APRILE DEI POPOLI LIBERI !