IL PECCATO DELL’ACCONDISCENDENZA: E’ UN VERO PECCATO………

OGGI NON VOGLIAMO CITARE A SPROPOSITO LA BIBBIA PERO’ DALLA PRIMA LETTERA DI SAN GIOVANNO APOSTOLO, POSSIAMO TRARRE UN UTILE RIFLESSIONE SU QUANTO STA ACCADENDO NELLA SCUOLA 

Letture della liturgia per il giorno 29 Dicembre – V giorno fra l’Ottava di Natale Prima Lettura 1Gv 2,3-11

“ Non esiste un diverso grado di Comunione, non si può servire due Padroni, o scegliete Dio, con tutte le battaglie che dovrete affrontare per vincere voi stessi, o rimanete nelle mani di satana, perché fin dalla nascita siamo proprietà di satana, finché non decidiamo noi stessi, di nostra volontà, di rinascere a vita nuova ponendoci sotto la croce e chiedendo a Gesù di perdonare i nostri peccati! I comandamenti non sono doveri, sono consigli che un Padre amorevole da’ a noi per facilitarci l’uscita dal pantano in cui ci troviamo. Se vengono visti come un dovere, e non nell’amore, non porteranno frutto. Guardate le vergini stolte…. Perché sono definite stolte? Perché compiono tutto per adempiere la Legge, ma sono senza amore, compiono la Legge per paura per timore, e non portano frutto, il Signore dice loro: “non vi conosco”! Non c’è amore nelle loro opere, e il Signore si riconosce e ci riconosce solo dall’Amore presente in noi e che si estrinseca nei rapporti con gli altri. MA AMORE NON SIGNIFICA ACCONDISCENDENZA!  Se volete la salvezza dell’altro, e non una misera accoglienza terrena del fratello, il peccato è sempre da additare, da far capire all’altro, a colui che pecca, sennò… il progredire…. Quando mai si avrà? Mai!

Ora come non poter affermare che quanto le OO.SS. cosiddette rappresentative stanno facendo non è altro che ACCONDISCENDENZA ad un governo che tratta il personale della scuola come ultimo dei suoi cittadini? Come non poter affermare che quando solo con ipocrisia si denuncia quanto succede negli uffici nelle operazioni di convocazione e di conferimento delle nomine, per poi restare inermi, è SOLO ED ESCUSIVAMENTE ACCONDISCENDENZA? Come non poter affermare che il tour de force imposto agli uffici e al personale che in esso vi opera per il completamento delle operazioni di immissione in ruolo ha tutto il crisma di ACCONDISCENDENZA PER UNA MINISTRA APPARTENENTE AGLI “AMICI DEGLI AMICI”? Come non pensare che se altro governo avesse posto in essere queste procedure e tale modo di agire ci saremmo trovati di fronte ad occupazioni degli uffici, denunce, manifestazioni di piazza, etc,  specialmente da parte di quelle sigle sindacali che sembrano “imbracare le armi” solo se il ministro non proviene dalle “proprie fila” ?

E allora diciamo a tutte queste sigle sindacali che essere ACCONDISCENDENTI è una forma di peccato perché non “c’è amore” verso i lavoratori, non c’è rispetto per i precari, non c’è salvezza della vostra azione se pensate di servire due Padroni, perché il vostro vero Padrone sono i lavoratori e in particolare la parte più debole di questa categoria, cioè i precari decennali ed oltre.

Questo è quello che guida la nostra azione e che quotidianamente ci porta a criticare l’azione “ACCONDISCENDENTE” e doppiamente colpevole di chi “mangia con noncuranza in due piatti e non comprende chi sta a digiuno”

SEGRETERIA FLP SCUOLA FOGGIA