NUOVO DPCM ED EFFETTI SULLA SCUOLA E LA DIDATTICA

Ore frenetiche da parte del Governo per dar luce all’ennesimo DPCM contenente misure atte a contrastare la diffusione da infezione Covid 19

Purtroppo, dobbiamo rilevare che si naviga ancora a vista, a causa, soprattutto, della insoddisfacente e, per certi versi, sciatteria con cui si è trascorso il periodo estivo.

Troppe libertà, nessuna programmazione in vista della ripresa della diffusione della pandemia. anche quando tutto lo faceva presagire ed era ampiamente previsto dagli esperti e comitati vari insediati dal Governo e che non sono stati ascoltati.

Se occorre una conferma di quanto sosteniamo, basti pensare al Ministro della Salute Speranza che, in piena pandemia, quando si diceva che si era impegnati notte e giorno a lavorare per il paese, ha trovato il tempo, bontà sua,  di scrivere un libro dal titolo “Perché guariremo”. Doveva uscire a fine ottobre, alcuni librai lo hanno ricevuto. Ma è arrivato lo stop dalla casa editrice, con una precisazione: «Subirà un ritardo nella data di messa in vendita». Nella nota non si spiegano i motivi del rinvio, ma è facile immaginare che molto ha a che fare con il cambio dello scenario epidemiologico. In un clima generale che è molto diverso rispetto a quello di un mese fa, quando lo stesso Speranza scriveva su Facebook: «Sto raccogliendo in un testo le mie idee e le mie esperienze di questi mesi, anche alla luce della lezione del Covid». Nessun commento…sarebbe molto duro ..ovviamente.

Si è perso del tempo importante, e oggi ne paghiamo tutti le conseguenze, altro che libro sig.Ministro….qui si muore ancora e forse a lei ciò non è noto…..

Per quanto attiene alla scuola, poi, abbiamo assistito ad una disputa “vergognosa” fra la famigerata Ministra AZZOLINA E MOLTI GOVERNATORI DELLE REGIONI che, pure, appartengono alla coalizione di cui la ministra fa parte, e i partiti di opposizione.

Insomma,il caos totale.

Se questi signori pensano che la scuola debba diventare il terreno di battaglia per le loro dispute e squallide ripicche politiche hanno sbagliato, perchè la scuola, quella vera e praticante, ha preso consapevolezza delle vostre incapacità e incompetenze, ed ha anche visto come si muovono in questo campo,  per la verità come sono immobili su tutto, e assuefatti spettatori, le sigle sindacali cosiddette rappresentative (cosa dire del CCNI relativo alla didattica a distanza sottoscritto da Anief e Cisl ? cosa dire della presa di posizione pilatesca da parte delle altre sigle sindacali ? Ossia, specialmente di quelle legate ai carrozzoni politici che, per non dispiacere nè la propria parte politica nè gli iscritti, si sono limitati a  non firmare il contratto,  lasciando che lo stesso ccni , con due sole firme, sia operativo ? Alla scuola ogni considerazione e decisione circa l’attendibilità di chi ormai da tempo ha sacrificato il personale, che pur dovrebbe rappresentare e difendere, sull’altare della referenzialità politica. 

Si diceva prima, che siamo in attesa di conoscere il contenuto del nuovo DPCM, bene, o forse male, dalle indiscrezioni che trapelano, sembra che l’talia  verrà suddivisa in tre aree in base al livello di rischio:  una fascia riservata alle regioni a rischio alto, individuato come a rischio 4, con le misure più restrittive, che sarà segnata come fascia rossa; una seconda fascia, a rischio alto ma compatibile con lo scenario 3 in cui le misure saranno lievemente meno restrittive, individuata come fascia arancione: una terza fascia che comprende le restanti regioni, individuate come zona verde, all’interno delle quali si stabiliranno diverse misure di contenimento.

E LA SCUOLA ?:

Ad oggi sembra che nelle zone rosse  le scuole secondarie di secondo grado e le ultime due classi di scuola secondaria di primo grado possano svolgere le attività didattiche a distanza, al 100%. Invece, le prime classi di scuola secondaria di primo grado e la scuola primaria e quella dell’infanzia, proseguirebbero le attività in presenza, sperando che la soglia dell’indice Rt non risulti fuori controllo in questi territori.

Le altre due fasce, quindi quella arancione e quella verde, dovrebbero condividere, almeno per quanto riguarda la scuola, le stesse indicazioni nazionali, quindi il passaggio alla totale didattica a distanza solo per le scuole secondarie di secondo grado.

Ancora non è chiaro, comunque, se, su queste prescrizioni, le Regioni potranno, vedi Puglia, adottare interventi diversi per cui, pur essendoci state intese di massima, il tutto ancora non appare definito, nè, d’altra parte, l’intervento di Conte alla Camera, al di là di tanti dati e notizie, ci ha fatto capire quale sarà  il contenuto del DPCM che si intende adottare. Non ci resta, quindi, che, come al solito, aspettare, sperando che la montagna, anche questa volta, non partorisca il “minuscolo” topolino.