Come avevamo detto nei nostri precedenti interventi, al di là delle promesse, impegni e dichiarazioni di facciata, nessun aumento d’organico per il prossimo anno scolastico 2021/2022.
Infatti, a conclusione degli incontri con le cosiddette OO.SS. rappresentative, il Ministero ha consegnato la bozza del decreto, deludendo tutti e tutto.
Non può bastare a giustificazione del mancato aumento la flessione delle iscrizioni, perchè non si affronta l’atavico problema delle classi “pollaio” presente in molte realtà, non si affronta il problema delle zone disagiate che vedono la continua chiusura di scuole e plessi scolastici, non si affronta in maniera sistematica e definitiva la stabilizzazione degli organici su base triennale.
Ancora una volta il Ministero insiste nell’aver concesso :
- un incremento di 5.000 posti di sostegno per tutti gli ordini di scuola (art.1 co.960 L. 178/2020). Infatti, La Legge di Bilancio 2021 ha previsto l’incremento dell’organico di sostegno per 25.000 nuove unità DI CUI 5.000 per l’anno scolastico 2021\2022. Ciò allo scopo di garantire la continuità didattica degli alunni con disabilità, attraverso personale di ruolo stabile.
- un incremento di 1.000 posti di organico di potenziamento della scuola dell’infanzia (art.1 co.968 Legge 178/2020)
Ciò è falso perchè i 5000 posti di sostegno esistevano già in organico di fatto e sono stati spostati in organico di diritto, mentre l’impegno era di acquisire in organico di diritto tutti i posti in deroga esistenti (si parla di oltre 50 mila posti attivati per il corrente anno scolastico…altro che 5000 da acquisire)
L’unico aumento sono i 1000 posti per la scuola dell’infanzia, ma qui, ecco il trucco, il tutto avviene a costo zero perchè si è provveduto ad attuare una riduzione di 650 posti per gli istituti professionali (486 docenti ITP e 164 docenti laureati, secondo quanto previsto dal DLgs 61/2017), derivante dalla riforma dei professionali (l’articolo 12 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 61 ha infatti previsto che ai maggiori oneri derivanti dall’attuazione della riforma si provvedesse mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all’articolo 1, comma 202, della legge 13 luglio 2015, n. 107. Nel 2022/2023, anno in cui andrà a regime la riforma, l’organico sarà finalmente stabilizzato senza ulteriori riduzioni e con un incremento finale di circa 400 posti di ITP.
La dotazione organica complessiva dei posti di sostegno diventa di 106.179 posti (di cui 6.446 di potenziamento), mentre il contingente del potenziamento di posto-comune sale a 50.202 posti.
La ripartizione alle Regioni dei 5000 posti di sostegno è stata definita dal Decreto interministeriale. Alla Puglia sono toccati 297 posti che ora dovranno essere ripartiti fra i diversi ordini e gradi di scuola e fra le province.
Per la provincia ci sia augura che almeno si provveda ad assegnare 80 posti, atteso l’alto indice di casi gravi. In questo, dovrà essere la dirigente dell’Ust di Capitanata la dott.ssa Episcopo, a far valere le ragioni del territorio.
E’ estremamente importante l’assegnazione perchè ciò consentirà a tanti docenti di ruolo titolari in altre province di ottenere il trasferimento e ai docenti inclusi nelle GAE e procedure concorsuali di ottenere la nomina in ruolo.