Dall’esame dei risultati della prova concorsuale per le classi di concorso STEM che gli USR stanno pubblicando si rileva un alto numero di candidati non ammessi all’orale, che, per alcune classi di concorso, arrivano quasi all’80%. Una vera e propria strage dovuta a diversi fattori.
Uno dei motivi principali di quanto sta avvenendo, va ricercato nel tempo del tutto insufficiente per rispondere con precisione e completezza alle domande del concorso. Con un numero di domande che sembra essere stat decisamente eccessivo e sproporzionato.
Appare evidente che tutti si chiedono se l’indicazione sulla difficoltà delle domande sia stata una decisione del “cattedratico” Bianchi data alle Università che hanno preparato i quesiti. Invero, il dubbio è più che legittimo come appare anche legittimo chiedersi se sia stato deliberatamente scelto di accelerare la procedura “tagliando” il più possibile i candidati.
Non è possibile non pensare che le due cose siano state deliberatamente “decise” a tavolino a Viale Trastevere con il “cattedratico” Bianchi pronto a dimostrare l’impreparazione dei laureati italiani, dimenticando che forse l’impreparazione dipende anche e soprattutto dal fallimento della didattica dei “baroni” universitari suoi colleghi, più interessati a far parte di “commissioni e comitati” con laute prebende e lasciare a “poveri” collaboratori non pagati il resto delle incombenze didattiche ed esami. Ma tali cattedratici, lautamente pagati rispetto a ridicoli stipendi del personale scolastico, eccoli pronti ad inventarsi e “copiare” da testi vetusti quesiti capestro da “tagliatori di testa”.
Nelle more, abbiamo dato mandato al nostro studio legale per accertare se vi siano elementi di antigiuridicità nello svolgimento del concorso che diano possibilità di produrre eventuale ricorso collettivo al TAR LAZIO.