Con la firma da parte del Capo dello Stato, dopo la conversione in legge da parte del Senato e Camera dei deputati, il decreto milleproroghe, è viene pubblicato in G.U.
Ecco cosa contiene:
Indice
- Milleproroghe 2023: smart working
- Milleproroghe 2023: proroga anno accademico
- Milleproroghe 2023: ricette elettroniche
- Milleproroghe 2023: acquisto prima casa under 36
- Milleproroghe 2023: concessioni balneari
- Milleproroghe 2023: isopensione
- Milleproroghe 2023: i dehors
- Milleproroghe 2023: novità concorsi
- Milleproroghe 2023: bonus decoder a domicilio
Per quanto riguarda la scuola relativamente allo smart working si applica solo per solo i lavoratori con fragilità e fino al 30 giugno.
Per quanto attiene ai concorsi:
L’articolo 5, comma 11-bis del Decreto fissa al 1° giugno 2023 la data dalla quale il Ministero dell’istruzione e del merito può bandire un concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione a tempo indeterminato di complessivi 146 dirigenti tecnici, di cui 59 a decorrere dal 2024 e 87 a decorrere dal 2025.
Il testo approvato estende fino all’anno scolastico 2025 2026 la validità della graduatoria del corso-concorso nazionale, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento di dirigenti scolastici presso le istituzioni scolastiche statali. Per coprire i posti vacanti di dirigente scolastico, tali disposizioni prevedono lo svolgimento di un corso intensivo di formazione, con relativa prova finale, al quale sono ammessi i partecipanti al predetto concorso che abbiano sostenuto almeno la prova scritta e che soddisfino determinate condizioni.
I soggetti che hanno sostenuto la prova finale del corso intensivo di formazione saranno inseriti in coda alla graduatoria di merito del citato concorso e immessi in ruolo successivamente alle graduatorie concorsuali vigenti. In particolare, le immissioni in ruolo devono essere effettuate:
- almeno per il 60% dei posti annualmente assegnabili, prioritariamente dalla graduatoria del concorso per titoli ed esami bandito secondo le modalità ordinarie. Quelle, cioè, previste dal regolamento concernente la definizione delle modalità di svolgimento delle procedure concorsuali per l’accesso ai ruoli della dirigenza scolastica (Decreto Legge n. 194/2022);
- fino al 40%, attingendo alla graduatoria del corso-concorso indetto nel 2017 fino al suo esaurimento.
Dopo un lungo tira e molla, la maggioranza è riuscita a chiudere il cerchio trovando una soluzione condivisa per risolvere l’annosa questione del concorso per dirigente scolastico bandito nel 2017. Dopo le numerose criticità riscontrate nella procedura, alcune delle quali finite sotto la lente della magistratura penale, altre già superate dal Consiglio di Stato e molte altre ancora in attesa di giudizio innanzi al Tar Lazio, la politica ha deciso di affrontare il problema.
Al dichiarato fine di prevenire le ripercussioni sull’amministrazione dei possibili esiti dei contenziosi pendenti, in Commissione al Senato è stato infatti approvato l’8 febbraio un emendamento in cui si prevede una “via di fuga” per rimettere in carreggiata quanti, tra i candidati al concorso, si ritenevano ingiustamente esclusi ed avevano quindi avviato un contenzioso con il Ministero.
È stato quindi demandato ad un decreto ministeriale, da emanare entro sessanta giorni, il compito di definite le modalità di partecipazione allo svolgimento di un corso intensivo di formazione e della relativa prova finale, cui potranno essere ammessi i candidati che hanno partecipato al concorso, purché siano in possesso di specifici requisiti.
Saranno ammessi al corso di formazione ed alla successiva prova finale i candidati al concorso del 2017 che, alla data di entrata in vigore della legge di conversione al decreto milleproroghe – abbiano proposto ricorso entro i termini di legge e abbiano pendente un contenzioso giurisdizionale per mancato superamento della prova scritta del concorso ovvero – abbiano superato la prova scritta e la prova orale dopo essere stati ammessi a seguito di un provvedimento giurisdizionale cautelare, anche se successivamente caducato; ovvero- abbiano proposto ricorso entro i termini di legge e abbiano pendente un contenzioso giurisdizionale per mancato superamento della prova orale del predetto concorso.
È previsto che per poter accedere al corso intensivo di formazione, coloro i quali abbiano pendente un contenzioso giurisdizionale per mancato superamento della prova scritta ovvero abbiano superato la prova scritta e la prova orale in seguito ad ammissione con provvedimento cautelare, successivamente caducato, dovranno superare una prova scritta, basata su sistemi informatizzati, a risposta chiusa con un punteggio pari ad almeno 6/10.Invece, coloro i quali abbiano pendente un contenzioso giurisdizionale per mancato superamento della prova orale, ai fini dell’ammissione al corso di formazione, dovranno superare una prova orale con un punteggio pari ad almeno 6/10.
I candidati che avranno sostenuto la prova finale del corso intensivo di formazione saranno inseriti in coda alla graduatoria di merito del concorso del 2017, la cui validità viene prorogata fino all’anno scolastico 2025/2026, e verranno immessi in ruolo successivamente alle graduatorie concorsuali vigenti.