Il Ministro della Funzione Pubblica ha autorizzato lo sblocco dei 300 milioni di euro da destinare alle scarse risorse per il rinnovo del contratto per il personale della scuola.
E’ bene chiarire che si tratta di una integrazione di 300 milioni che la legge finanziaria del 2022 aveva stanziato per la valorizzazione del merito dei docenti e che, invece. vengono destinati per incrementare le risorse contrattuali.
In ragione di tale atto di indirizzo, ed è bene precisarlo perchè impropriamente da più parti si parla di aumenti di 124 euro in media, si avrà un aumento di 24 euro in media per ciascun dipendente (lordi) in quanto 100 sono stati già attribuiti.
L’atto di indirizzo “demanda alla contrattazione anche alcune materie che, in prima applicazione e in attesa del rinnovo contrattuale, sono state regolate unilateralmente con decreto ministeriale: si tratta dei criteri e delle modalità di riparto delle risorse destinate al personale docente che garantisce la continuità didattica o che presta servizio in zone caratterizzate da disagio sociale (L. n. 79/2022) e, inoltre, di tutto il personale in servizio nelle istituzioni scolastiche statali situate nelle piccole isole (art. 1, comma 770, L. n. 234/2021)”.
Inoltre, “viene rimessa alla contrattazione collettiva la somma di 100 milioni di euro (art. 14 d.l. 176/2022) per l’erogazione di un compenso una tantum, per l’esercizio finanziario 2022, sulla componente fissa della retribuzione accessoria del personale docente e ATA (Rpd per i docenti e Cia per gli Ata)
ATTO DI INDIRIZZO MINISTRO ISTRUZIONE