IL TRIBUNALE DI MILANO SCONFESSA L’UTILIZZO DELL’ALGORITMO PER IL CONFERIMENTO DELLE SUPPLENZE: LA FLP SCUOLA LO SOSTIENE DA TEMPO E CHIEDE IL RITORNO ALLE CONVOCAZIONI IN PRESENZA

Se si voleva una conferma che la gestione delle supplenze utilizzando l’algoritmo non solo è una scelta sbagliata sul piano della trasparenza e della corretta gestione delle posizioni giuridiche del personale non di ruolo ma anche, e soprattutto, per il rispetto delle norme contenute nella annuale ordinanza ministeriale,  la prova ci viene dalla sentenza del Tribunale di Milano che, in modo preciso e dettagliato  boccia la procedura informatizzata con la conseguente condanna del Ministero dell’Istruzione e del Merito. 

Infatti, il Tribunale di Milano ha emesso la prima sentenza che, di fatto, sconfigge la procedura informatizzata utilizzata per l’attribuzione degli incarichi di supplenza da Gps.

Partendo proprio dalla situazione di un docente illegittimamente escluso dal sistema informatico per il conferimento delle supplenze, il Giudice adito ha imposto al Ministero l’obbligo di conferire all’insegnante ricorrente l’incarico annuale o fino al termine delle attività didattiche e per cattedra completa (18 ore) in una delle sedi disponibili nell’ambito territoriale di Milano, “nel rispetto dell’ordine di preferenze ivi indicato, in virtù del maggior punteggio dal docente posseduto“.

Una condanna che dovrebbe essere oggetto di attenta analisi da parte della Corte dei Conti,  per la valutazione di possibile danno erariale, atteso che il Tribunale ha condannato il Ministero a corrispondere al docente anche “tutte le retribuzioni maturate e non percepite a seguito della mancata stipulazione del contratto; risarcimento comprensivo di ratei di 13esima mensilità e Tfr“. Inoltre avrà diritto ad ottenere il punteggio pieno che gli servirà per le prossime procedure, e al ministero spetta anche l’onere di pagare le spese legali, pari a 3.500 euro.

Quanti docenti hanno subito  questo comportamento da parte degli uffici provinciali con il colpevole utilizzo di un sistema informatizzato fallace ? Sicuramente tantissimi

In merito alla gestione dell’algoritmo,  ricordiamo che la FLP SCUOLA FOGGIA ha patrocinato nell’a.s. 2022/2023 il ricorso di tanti docenti in possesso di titolo di sostegno illegittimamente non nominati e le cui supplenze sono state conferite a docenti non in possesso del titolo di specializzazione. La nostra azione con il ricorso prodotto e con la nota riservata al Ministro e al Capo Dipartimento ha portato alla rettifica, per l’a.s. 2023/2024, dell’algoritmo, tanto che quest’anno l’illegittimo comportamento serbato nel decorso anno non si è verificato in nessun ufficio scolastico provinciale. 

Ebbene, l’esame di quel ricorso,  a differenza dei giudici del Tribunale di Milano (e certamente non si può dire che tale tribunale non sia oberato di contenziosi) il Tribunale di Foggia procede di rinvio in rinvio e, dopo che, in maniera assurda, non ha riconosciuto ai docenti ricorrenti il diritto ad ottenere l’esame d’urgenza del gravame ( poi si dice…e si parla a ragione ….di “ingiusta giustizia”) ha ora rimandato la decisione a febbraio 2024 ossia a circa 18 mesi dalla presentazione del ricorso !!!

Ritornando, però, alla  sentenza del Tribunale di Milano, ci auguriamo che detta sentenza possa essere “ispiratrice” anche e non solo per gli altri tribunali (facciamo sin d’ora presente che nel caso di accoglimento del ricorso da noi patrocinato, con eventuale condanna alle spese per il Ministero, non esiteremo a denunciare il tutto alla Corte dei Conti per l’accertamento dei responsabili del danno erariale arrecato alle casse dello Stato)  ma far riflettere e tornare al conferimento delle supplenze  in presenza, soppiantando il ricorso all’algoritmo.

LA FLP SCUOLA FOGGIA, sola ed unica organizzazione sindacale, sta sostenendo, dal termine del periodo pandemico, che l’algoritmo non garantisce : a) il rispetto dei diritti dei precari di ottenere la supplenza secondo il punteggio e il posto occupato in  graduatoria; b) lede, inoltre, il diritto alla trasparenza dell’azione amministrativa che deve guidare il Ministero nel conferimento delle nomine; c) produce grave nocumento alla tempistica con cui vengono portate a termine le nomine considerato che in moltissime province siamo al 10/12 bollettino e in altre, vedi Foggia, siamo appena al V bollettino, con problemi vari in ordine alle modalità anche nella pubblicazione degli esiti ( è vero o non è vero che gli aspiranti prendono cognizione di essere nominati solo accedendo a questo sito ?). 

Ci auguriamo che le cosiddette OO.SS. rappresentative che siedono al tavolo delle trattative, una volta per tutte, condividano la nostra proposta e impongano al Ministero il ritorno alle convocazioni in presenza (organizzate e ben gestite ovviamente); ma in questo occorre che anche il personale precario faccia sentire la sua voce (specialmente chi è iscritto alle predette organizzazioni sindacali) perchè è inutile lamentarsi se non si agisce e si accetta supinamente la lesione dei propri diritti.

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