GPS 2024: L’ORDINANZA MINISTERIALE, COME DA NOI PREVISTO E DENUNCIATO, STA CREANDO “DISPARITA’ E CONTRAPPOSIZIONE FRA DOCENTI”- MINISTRO INCAPACE E OO.SS. RAPPRESENTATIVE ….ASSENTI

In questi giorni la posta della nostra organizzazione sindacale viene giornalmente inondata di note e lettere di proteste da parte di docenti precari che lamentano (a giusta ragione) disparità di trattamento e norme divisive ed inique inserite nella O.M. 88/2024 – disciplinante l’aggiornamento e le nuove inclusioni nelle GPS 2024- da parte del Ministro Valditara.

Come detto, siamo stati facili profeti nell’annunciare che l’Ordinanza avrebbe scatenato una “vera e propria guerra fra poveri” e sarebbe stata foriera di “ulteriori e gravi conseguenze a carattere giudiziario”.

Le premesse ci sono tutte e sembra, anzi è certo, che nè al Ministro Valditara nè tanto meno alle cosiddette OO.SS. rappresentative, che sono state consultate ed hanno passivamente accettato i contenuti dell’ordinanza, quanto sta accadendo, e siamo sicuri accadrà, importa più di tanto. Anzi, ai tanti docenti che pur affollano le loro sedi (??) tali OO.SS. (ANIEF – in primis- CGIL-CISL-UIL-SNALS-GILDA) affermano che hanno fatto del loro meglio e che tutta la responsabilità ricade sul Ministero.

Su questo siamo totalmente in disaccordo in quanto, seppure il Ministro ci abbia messo tanto del suo, non si può sottacere che nulla è stato fatto per evitare che l’O.M. fosse pubblicata in periodo assurdo, nulla è stato fatto per evitare che fossero introdotte norme divisive, nulla è stato fatto per evitare che ci fosse pochissima chiarezza nelle norme contenute nell’O.M., nulla è stato fatto per consentire che i percorsi abilitanti fossero aperti a tutti, nulla è stato fatto per evitare che i docenti che da tantissimi anni prestano servizio nella scuola avessero analoga tutela del loro posto di lavoro atteso che oggi, non avendo potuto frequentare i corsi abilitanti, rischiano di restare “al palo”.

Questo è tanto altro doveva essere la vera azione sindacale da parte di chi si VANTA DI ESSERE GLI UNICI RAPPRESENTANTI DEL PERSONALE SCOLASTICO,  IVI COMPRESA UNA SERIA PRESA DI POSIZIONE CHE DOVEVA PORTARE AD ABBANDONARE IL TAVOLO DI CONFRONTO E MINACCIARE INIZIATIVE DI DURA LOTTA SINDACALE (una volta tanto …)!!!

Questa assurda situazione, siamo certi, sfocerà in contenziosi che determineranno altra confusione, alternanza di docenti nella scuola a seguito di presumibili e diverse decisioni da parte dei giudici, e stati di tensione negli ambienti scolastici.

LO SFASCIO DELLA SCUOLA PUBBLICA ha ben identificati responsabli che qui con forza abbiamo identificato 

ECCO IL TESTO DELLE NOTE INVIATECI DA TANTISSIMI DOCENTI:

Gent.mi del Ministero dell’Istruzione e del Merito,
Segreteria Ministro: [email protected]
Segreteria tecnica Ministro: [email protected]
Capo di Gabinetto: [email protected]
Capo Ufficio Legislativo: [email protected]
Per conoscenza:
Ufficio Stampa: [email protected]
Cisl Scuola: [email protected]
Uil Scuola: [email protected]
Oggetto: richiesta poteri sostitutivi/ GPS – graduatoria classe di concorso ADSS e ADMM (Sostegno)
Chiediamo l’intervento dei poteri sostitutivi ministeriali per intervenire sull’Ordinanza per l’aggiornamento delle graduatorie provinciali per le supplenze GPS, valide per il biennio scolastico 2024/2026. Le domande sono in corso di inserimento, dal 20 maggio al 10 giugno.
Chiediamo il vostro intervento per evitare azioni legali.
In particolare chiediamo al Ministro Valditara o al suo staff, prima che chiuda la finestra per l’inserimento delle domande, di rivedere la tabella di valutazione dei titoli poiché nello specifico caso delle graduatorie per la classe di concorso ADSS e ADMM (Sostegno) i candidati non sono stati messi nelle condizioni di essere consapevoli che l’acquisizione del titolo abilitante dei percorsi del DPCM 4 agosto 2023, avrebbe comportato un punteggio aggiuntivo enorme (in termini numerici e di ricaduta sulle graduatorie), mettendo in discussione così la legittimità delle graduatorie e delle relative nomine.
Ricordiamo che il DPCM 4 agosto 2023 che disciplina i percorsi universitari abilitanti per i docenti, prevede più percorsi: da 60 cfu (percorso intero), da 30 cfu (per seconda abilitazione o con tre anni di servizio) o da 36 cfu (per chi ha svolto il percorso per i 24 cfu).
Per il momento le università hanno attivato in modo asincrono soltanto i percorsi di abilitazione da 30 CFU per docenti già abilitati o specializzati. Si tratta di un corso di circa un paio di mesi, senza prove preselettive, da conseguire completamente online, tranne la prova finale. Diverso dal corso di 60 CFU, per docenti non abilitati, con preselettiva, tirocinio e prova finale, non ancora attivato.
L’ufficio ministeriale che si occupa di tale procedura, in accordo con i sindacati, non ha considerato che la maggior parte dei docenti specializzati sono ancora precari, inseriti in graduatorie ormai colme dopo che negli ultimi anni sono stati varati diversi cicli per il conseguimento della specializzazione.
Nella tabella di valutazione titoli delle GPS, il corso abilitante di 30 CFU per docenti già abilitati o specializzati conferisce un punteggio di 24 + 12 punti (fino a 36 punti, in base al punteggio finale), un numero enorme in termini di punteggio su graduatoria, da far valere non solo su materia come titolo di accesso (che potrebbe anche avere un senso dato che si tratta di titolo di accesso alla classe di concorso), ma anche sulla graduatoria per i supplenti di sostegno come titolo culturale (!), ovvero un titolo aggiuntivo e non determinante per la graduatoria in oggetto (scelta assolutamente illogica considerando l’enormità del punteggio).
All’apertura di questi percorsi abilitanti, non è stata data informativa chiara ai docenti precari di quale fosse la portata in termini di punteggio di questi titoli e se vi fosse differenziazione basata sul volume dei CFU da acquisire, che ripetiamo può essere di 60, 30 o 36. La proposta preliminare prevedeva l’assegnazione del punteggio 24 + 12 punti (36) solo per i percorsi con un impegno formativo di 60 CFU  percorsi che non sono ancora stati avviati.
Molti docenti precari di sostegno con specializzazione non si sono iscritti ai percorsi abilitanti da 30 CFU perché al momento dell’uscita dei bandi universitari hanno ricevuto informazioni discordanti sul loro valore per le GPS, sul funzionamento, sui tempi, sui costi, soprattutto da parte dei sindacati, anche a causa del protrarsi delle trattative relative alla bozza dell’ordinanza per l’apertura delle GPS, che ha subito più di un rimbalzo con il CSPI.
Con l’apertura delle GPS (20 maggio), avvenuta a percorsi universitari abilitanti già avviati e quasi terminati, è stata pubblicata la tabella del valore dei titoli da inserire nella domanda, facendo emergere con chiarezza questa volta, ma anche sorpresa e sgomento, il valore di tali corsi abilitanti in termini di punteggio per la graduatoria del sostegno, creando forti squilibri al suo interno e terribili iniquità.
Si sono creati perciò le seguenti iniquità e discriminazioni:
1.      Docenti che non si sono iscritti ai percorsi abilitanti perché inconsapevoli delle conseguenze e ricadute per l’incarico. Con 36 punti (fino a) chi entra in graduatoria ex novo scavalca in modo inesorabile i docenti che lavorano da anni e che quasi sicuramente (in una graduatoria “36” è un numero gigantesco, l’equivalente di tre anni di lavoro) non saranno chiamati perdendo le prospettive occupazionali. Se le informazioni al riguardo fossero state chiare, tutti i docenti interessati si sarebbero attivati, al costo di chiedere un finanziamento alla banca (ricordiamo che la spesa può arrivare fino a 2.500 euro). Facciamo notare che i docenti che hanno avuto più disponibilità economica immediata per iscriversi ai corsi avranno maggiori possibilità di lavorare, viceversa, chi ha avuto meno disponibilità economica avrà meno possibilità di lavoro, forse nulle (! Dai sindacati questo non ce lo aspettavamo proprio).
2.      Non tutte le classi di concorso sono state attivate per i corsi abilitanti da 30 CFU. Diversi docenti non hanno proprio potuto iscriversi ai corsi e quindi conseguire il titolo. Quest’aspetto è decisamente discriminante.
3.      I docenti che stanno prendendo la specializzazione con l’ottavo ciclo non hanno potuto iscriversi ai percorsi universitari abilitanti da 30 CFU. Anche questo è un aspetto decisamente discriminante perché questi docenti entreranno in graduatoria per il sostegno a pieno titolo.
4.      Ulteriore iniquità e discriminazione si crea tra gli stessi docenti che si sono iscritti ai percorsi universitari abilitanti: alcune università riusciranno a terminare in tempo per l’inserimento del titolo (10 giugno), altre no. Per la graduatoria del sostegno, essendo questo un titolo culturale, non è previsto l’inserimento con riserva, ovvero il titolo deve essere acquisito entro la data di chiusura. Altra beffa. Saranno beneficiati coloro i quali si sono iscritti alle università “giuste”.
5.      I docenti che si sono iscritti ai percorsi abilitanti con le università “giuste” lo hanno fatto inconsapevolmente, senza una reale cognizione di causa, è capitato, si sono ritrovati questo megapunteggio come una grazia ricevuta. Spesso, loro stessi si dichiarano sbalorditi e a volte increduli dal conferimento di un beneficio così importante.
Si tratta insomma di scelte risultate da trattative che non hanno considerato la complessità del mondo della scuola, delle graduatorie, lasciando così trasparire una impreparazione disarmante da chi dovrebbe amministraci e rappresentarci (sindacati). Per questo chiediamo la sostituzione dei poteri riferendoci al ministro in persona e il suo staff, per intervenire in tempo sulla tabella titoli per la graduatoria del sostegno, prima che sia troppo tardi.
·         Chiediamo equità di trattamento, correttezza di informazione, pari opportunità e regole equilibrate.
·         Chiediamo sia sospesa la valutazione del titolo abilitante, dei percorsi del DPCM del 4 agosto 2023, per le graduatorie della classe di concorso ADSS e ADMM per il biennio 2024/2026.
·         Chiediamo sia data corretta informativa circa i percorsi abilitanti DPCM 4 agosto 2023 per l’apertura delle GPS del prossimo biennio.
Ringraziamo per la lettura e la considerazione.
Aspettiamo un vostro intervento
Buon lavoro