Sottoscritto oggi definitivamente il CCNL 2019/21 per i Dirigenti Scolastici. Tra le novità di maggiore rilievo si registrano gli aumenti retributivi, che vanno da 84 euro lordi per le 13 mensilità del 2019, per arrivare a poi a 130 euro dal 1° gennaio del 2020, a 135 euro a partire dalla stessa data del 2021 per un totale di euro 349 con relativi arretrati di ben 5 anni !!! (si dice oltre 11 mila euro !!!)
Il nuovo valore stabilito per lo stipendio tabellare annuo lordo è pari a 47.015,73 euro, mentre la retribuzione di posizione parte fissa è rideterminata in 13.345,11 euro, con un incremento (a partire dal 1° gennaio 2021) di 60 euro mensili lordi. Il FUN (Fondo Unico Nazionale) cresce grazie a ulteriori risorse, ex lege 234/2021, art. 1, comma 604. Insomma oltre gli aumenti tabellari altri aumenti “nascosti” fra retribuzione di posizione(in rapporto alla grandezza della scuola) e retribuzione di risultato a gravare sul FUN (anche questo variabile e dipendente dalla grandezza della scuola)
Il sindacato CISL, uno dei firmatari del CCNI al pari delle altre sigle cosiddette rappresentative (CGIL-UIL) apre già il confronto per il rinnovo del contratto 2022/2024, quindi altri aumenti in arrivo. Non solo, il CCNI, annuncia la trionfante CISL, prevede anche lavoro agile e possibilità di usufruire del mentoring anche per la dirigenza scolastica, durante i primi due anni di incarico, ad opera di colleghi con almeno dieci anni di anzianità.
Ora, se già l’orario dei dirigenti è libero da controlli (secondo quanto sostenuto dagli stessi, ma non è assolutamente così in quanto si tratta di orario flessibile ma con obbligo di fare 6 ore di servizio giornaliero), ecco che avremo anche dirigenti che da “casa” dirigeranno” le scuole, l’attività didattica e “ordini” ai DSGA…….