Il prelato che nelle antiche corti esercitava l’ufficio di distribuire i sussidi e le elemosine, nonché le funzioni di consigliere spirituale del principe, assumeva la denominazione dell’elemosiniere.
Ebbene, riteniamo che questo compito venga, ai giorni nostri, esercitato da questo governo.
Basti pensare che il Governo, con il cosiddetto Decreto Omnibus, ha concesso, con “GRANDE PARSIMONIA”, ANCHE AL PERSONALE DELLA SCUOLA BEN 100 EURO IN PIU’ NELLA “BUSTA PAGA” DELLA TREDICESIMA.
Però, però, c’è un però: Per accedere al beneficio, gli interessati devono rispettare determinati requisiti economici e familiari.
Prima di tutto è necessario avere un reddito complessivo non superiore a 28.000 euro nel 2024, avere il coniuge a carico (o essere parte di un nucleo monogenitoriale) e almeno un figlio a carico. Inoltre, l’imposta lorda sui redditi da lavoro dipendente deve superare le detrazioni spettanti.
Insomma, vorremmo chiedere: Ai lavoratori con un reddito mensile così basso (cioè poco più di 1200 euro netti mensili) che deve avere la moglie a carico, e almeno un figlio e che probabilmente vive al di sotto della “soglia minima di povertà”, volete ristorarlo con 100 euro lordi con la tredicesima per comprarsi un panettone, questo senz’altro senza sponsorizzazione ?
Ma di cosa stiamo parlando, come considerate i lavoratori peggio “di servi della gleba” del medioevo ? Una situazione paradossale e che denota comportamenti offensivi per tutti i lavoratori.
In ogni caso, tale “beneficio” , considerato che parliamo di “elemosina” verrà riconosciuto anche ai docenti con contratti a tempo determinato e part-time, purché soddisfino i requisiti di reddito e familiari.
Per il personale con partita di spesa fissa molto probabilmente non occorrerà fare domanda per ottenerlo in quanto provvederà direttamente la RTS.