MEGLIO TARDI CHE MAI AMICI (E COMPAGNI) CONFEDERALI !
L’annunciato ricorso alla Corte Costituzionale contro il blocco dei contratti c’è già, lo ha fatto la FLP e la Corte Costituzionale lo discuterà nei prossimi mesi
(o forse solo settimane). Pervchè quindi non unirsi a noi ?
Siamo a ridosso della campagna “elettorale” per le RSU, che servono, purtroppo, più a misurare le percentuali di rappresentatività nazionale dei vari sindacati che ad eleggere i rappresentanti di posto di lavoro.
Quindi, come sempre succede, è questo il momento in cui aumenta a dismisura la voglia di visibilità e la competizione tra le diverse OO.SS. È un metodo che non condividiamo, ma possiamo comprendere.
Comprendiamo pure che in molti casi si prendano a prestito iniziative già assunte o proposte formulate da altri. Ma in questo caso ci domandiamo: perché duplicare iniziative già arrivate ad un passo dal suo (speriamo positivo) epilogo, con il rischio di avere qualche risultato tra due anni, o peggio ancora ottenere pronunce in contrasto con quella favorevole già ottenuta ?
Parliamo, per chi non lo avesse capito, dell’annunciato ricorso alla Corte Costituzionale contro il blocco contrattuale annunciato in queste ore dalle segreterie dei sindacati confederali.
Ebbene, quel ricorso esiste già, lo ha fatto la FLP e per arrivare ad un pronunciamento ormai prossimo da parte della Corte Costituzionale ci sono voluti oltre due anni. Per essere chiari e precisi il ricorso è stato depositato nel 2012, il Giudice di Roma Ileana Fedele che ha dato ragione alla nostra tesi dell’incostituzionalità del blocco contrattuale è del 27 novembre 2013. Dopo di che abbiamo dovuto attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del Tribunale di Roma di rimessione alla Corte Costituzionale, i tempi tecnici per la Costituzione in giudizio e ora è prossima, come già detto, la fissazione dell’udienza dinanzi alla Suprema Corte.
Giusto un anno fa avevamo invitato tutti i sindacati a costituirsi in giudizio sul nostro ricorso;. Non abbiamo avuto nessuna risposta,tranne quella del sindacato Gilda della scuola. Perché reiterare un ricorso che, se va bene, visti i tempi che vi abbiamo già descritto, la Corte Costituzionale discuterà – ammesso che si trovi un altro giudice che produca un’Ordinanza come quella del Giudice Fedele – tra il 2016 e il 2017, quando speriamo i contratti saranno già ripartiti per effetto della sentenza della Corte sul ricorso della FLP ?
Insomma, se si crede anche nella via giudiziaria, bastava che i sindacati confederali si costituissero in giudizio un anno fa.
Noi della FLP abbiamo dimostrato che le idee le abbiamo e chiariamo bene ciò che facciamo, cercando anche di trovare la massima unità sindacale possibile sulle iniziative. Lo dimostra lo sciopero proclamato per il prossimo 12 dicembre e lo dimostra la lettera inviata un anno fa proprio per dare più forza ad un ricorso sul blocco contrattuale che prima di essere di FLP appartiene a tutti i lavoratori, che lo hanno anche in parte pagato versando un euro (l’iniziativa era denominata “Un euro per la giustizia”).
Ammettere ogni tanto di essere arrivati secondi e dare forza a iniziative che già sono in campo non è segno di debolezza ma di grande forza e soprattutto di grande unità di sindacati e lavoratori proprio ora che le maggiori forze politiche vorrebbero dividere il mondo del lavoro e cancellare diritti storici e sacrosanti.
Per questo, attendiamo segnali in questo senso.
Se non arriveranno non potremo fare altro che continuare nelle nostre iniziative, sperando che le coscienze confederali siano un po’ più veloci a “svegliarsi”.
LA SEGRETERIA GENERALE FLP