BONUS 500 EURO: ATTENZIONE AI CORSI PROPOSTI

IN QUESTI GIORNI ASSISTIAMO AD UN PROLIFERARE DI PROPOSTE CHE GIUNGONO AI DOCENTI, NEI MODI E NELLE FORME PIU\’ DISPARATE. LE PROPOSTE, CHE VANNO DALL\’ACQUISTO DI STRUMENTI INFORMATICI DI QUALSIASI TIPO AD INIZIATIVE DI FORMAZIONE, SPESSO NON SONO ACCOMPAGNATE DA IDONEI CHIARIMENTI CIRCA L\’AMMISSIBILITA\’ DELLA SPESA SOSTENUTA. CI SIAMO GIA\’ INTERESSATI DELLA QUESTIONE, ANCHE IN CONSIDERAZIONE CHE VENGONO PROPOSTI CORSI DA AGENZIE, ORGANIZZAZIONI E FEDERAZIONI  CHE NULLA HANNO A CHE FARE CON LA SCUOLA PUBBLICA.  RITENIAMO UTILE RIPORTARE ANCHE UN OTTIMO CHIARIMENTO DEL PERIODICO TUTTOSCUOLA CHE E\’ SULLA STESSA LINEA DEL NOSTRO PRECEDENTE COMUNICATO (CHE PUOI TROVARE SUL NOSTRO SITO ALLA VOCE \”ARCHIVIO NEWS\”).   LA FLP SCUOLA ORGANIZZA TUTTE LE SUE INIZIATIVE CON IL CIDI – CENTRO DI INIZIATIVA DEMOCRATICA DEGLI INSEGNANTI – SEDE DI FOGGIA (E SPESSO ANCHE IN COLLABORAZIONE CON IL CIDI DI MILANO) SOGGETTO QUALIFICATO E ACCREDITATO MIUR CON PIENA RICONOSCIBILITA\’ DELLE INIZIATIVE FORMATIVE POSTE IN ESSERE E STORICAMENTE SOSTENITORE DELLA SCUOLA PUBBLICA.

ARTICOLO DI TUTTOSCUOLA:

Bonus 500 euro. Attenzione a chi organizza corsi d’aggiornamento

Per l’utilizzo della Carta del docente che destina 500 euro esentasse all’anno per l’aggiornamento, il comma 121 della legge elenca una lunga serie di voci utili per la spendibilità del bonus.

Tra queste è contemplata anche “l’iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali” (per maggiori informazioni sulla carta, consultate il nostro vademecum.

Si tratta di una voce molto importante che ci si augura venga sfruttata adeguatamente dagli insegnanti che  in passato spesso rinunciavano alla frequenza di questi corsi a causa delle spese da sostenere.

Vuoi migliorare la conoscenza dell’inglese oppure vuoi conoscere i segreti dell’informatica per migliorare il tuo livello di competenza professionale? Ok, adesso lo puoi fare gratuitamente e puoi scegliere tu quando e come farlo.

Attenzione, però, perché la legge pone alcune limitazioni. Vediamole.

Valgono soltanto i corsi “svolti da enti accreditati presso il Ministero dell\’istruzione, dell\’università e della ricerca”.

Con molta probabilità, per sfruttare il ricco mercato indotto dalle risorse complessive della Carta (381,137 milioni annui), fioriranno iniziative di tutti i tipi e offerte promozionali allettanti.

Ma, attenzione!, la spesa dei corsi potrebbe rimanere interamente sulle spalle dei docenti frequentanti, se non saranno gestiti da enti accreditati. È bene accertarsi, quindi, preventivamente del possesso di questo requisito dell’accreditamento da parte di chi promuove i corsi.

La legge, relativamente ai corsi, non parla di “spese sostenute per…”, bensì di utilizzo della Carta per l’iscrizione. Riteniamo che la voce iscrizione voglia anche comprendere la frequenza dei corsi, ma non può significare anche altre spese connesse, come, ad esempio, le spese di viaggio.

Ben vengano, dunque, i corsi di aggiornamento professionale, ma occhio all’accreditamento dell’ente gestore e alle spese indotte dalla frequenza.