Centottanta milioni di euro per il rafforzamento delle competenze di base, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado.
E’ un importante investimento per la scuola: Sin intende, in tal modo, creare le condizioni per una scuola più aperta, inclusiva e innovativa. Più matematica, scienze, italiano, lingua italiana per stranieri, lingue straniere nel primo e nel secondo ciclo. Più musica, multimedialità, laboratori di espressione corporea e creativa o di linguaggi nella scuola dell’infanzia. Sono questi i principali campi di intervento previsti dall’Avviso predisposto dal MIUR.
“Le competenze di base e quindi la capacità di lettura, di scrittura, di calcolo, come pure le conoscenze in campo linguistico, scientifico e tecnologico costituiscono le fondamenta per gli studi successivi e sono un bagaglio essenziale per il lavoro e l’integrazione sociale di ciascuna e ciascuno – sottolinea Fedeli -. Nostro compito è diffonderle in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale, superando le difformità attuali. SI tratta di un fattore essenziale per ridurre il fenomeno della dispersione scolastica e per la crescita socio-economica del Paese. È una scelta che guarda al futuro, la strategia più efficace per compensare gli svantaggi culturali, economici e sociali: questo bando dà attuazione concreta all’articolo 3 della Costituzione”. Questo è quanto affermato dalla Ministra.
“Abbiamo costruito un bando molto innovativo – prosegue Fedeli –, che mette al centro innovazione, didattica e capacità di costruire relazioni con il territorio al fine di rafforzare la comunità didattica. Le scuole sono chiamate a presentare progetti che prevedano una didattica attiva e laboratoriale, che coinvolga pienamente le studentesse e gli studenti rendendoli protagonisti e curiosi. Tre sono le linee guida dei bandi – spiega la Ministra – attenzione al contesto, per aiutare territori, scuole e studenti che più hanno bisogno; qualità della progettazione in termini di innovazione della didattica, inclusività, valutabilità dell’impatto, replicabilità e coerenza con una strategia complessiva della scuola; infine quello che abbiamo definito il ‘valore di comunità’, la capacità cioè di ciascuna scuola di coinvolgere in modo attivo le studentesse, gli studenti, i genitori nella progettazione e di fare rete con le realtà del territorio, dal terzo settore alle università, dagli enti locali ai centri di ricerca. L’obiettivo è selezionare progetti di qualità grazie a questi criteri, evitando di disperdere risorse con finanziamenti a pioggia di progetti a basso impatto”.
I progetti dovranno, ovviamente, tener conto dei bisogni emersi nel Rapporto di Autovalutazione delle scuole proponenti. Le attività andranno programmate in orario diverso da quello curricolare, ma andranno comunque progettate in sinergia con quanto si fa durante le lezioni.
Particolare punteggio aggiuntivo, nella predisposizione della graduatoria, è previsto per la progettazione in sinergia con associazioni ed enti riconosciute dal Miur.
Le scuole potranno inviare i loro progetti a partire dalle 10.00 del 28 febbraio fino alle 15.00 del 28 aprile 2017.