Alla fine le “bugie” del Pinocchio Ministro dell’Istruzione hanno le gambe corte.
Infatti, a prescindere dalle censure già mosse dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, ciò che ha realmente bloccato e blocca ancora la pubblicazione della Ordinanza Ministeriale, erano le avvisaglie di una “sonora” bocciatura giuridica del Consiglio di Stato non solo sulla bozza del nuovo regolamento sulla disciplina della formazione delle graduatorie GPS ma, soprattutto, sulla procedura di conferimento delle supplenze e sanzioni per il personale rinunciatario.
Evidentemente, il Ministro, che si è circondato di “luminari” nel campo giuridico ha nuovamente toppato come nella scelta dei docenti universitari, suoi colleghi, che hanno predisposto i quesiti per il concorso ordinario.
Dal parere emesso dal Consiglio di Stato vengono poste diverse censure sostanziali ed importanti al regolamento e, come detto, alle norme contenute nella prossima ordinanza ministeriale.
Il Consiglio di Stato sottolinea l’errore di avere escluso dal regolamento delle supplenze le tabelle di valutazione dei titoli, specificando che il Ministero dell’Istruzione ha utilizzato altri provvedimenti, di natura non regolamentare, per introdurre le tabelle di valutazione dei titoli di accesso alle graduatorie nonché degli ulteriori titoli valutabili; i titoli per l’attribuzione delle supplenze da graduatorie di istituto per l’insegnamento della lingua inglese su posti di scuola primaria; la “regolamentazione” degli elenchi aggiuntivi alle GPS.
Il Consiglio di Stato ha espresso riserve anche per:
- le possibili conseguenze di una cancellazione della seconda fascia GPS della scuola primaria e dell’infanzia;
- al calcolo della maturazione del triennio di insegnamento sul sostegno, senza potere calcolare l’anno in corso, per potere accedere alla II fascia sostegno, comporterà l’esclusione di tanti aspiranti;
- relativamente alle conseguenze relative alle “dichiarazioni non corrispondenti a verità”, distinguendo mendacio doloso da inesattezze colpevoli. Distinzione rilevante anche al fine di comprendere quando si proceda a “rettifica” o invece ad ”esclusione”;
- al “controllo/verifica” del punteggio assegnato va effettuato prima e non dopo l’approvazione delle graduatorie;
- alla conoscenza reale delle sedi per le quali vi saranno disponibilità, un dato che merita di essere esplicitato e soppesato, stante gli effetti connessi alla mancata indicazione delle preferenze.
Alla luce di quanto sopra, appare evidente che il Ministero sarà ora costretto a rivedere la bozza di ordinanza ministeriale e, in conseguenza, apportare le modifiche informatiche al sistema informativo dello stesso dicastero.
Insomma, Ministro, ma non dovevi pubblicare il 19 aprile l’ordinanza ? Insomma, Ministro, con quello che ci costa il tuo apparato di consigliori ed esperti, le sembra possibile le “puerili” e le “illogicità giuridiche” contenute nel testo della ordinanza ministeriale e del regolamento ? ” Insomma, Ministro, dopo le promesse a go-go sul rinnovo contrattuale e le promesse e le bugie sull’aumento di stipendio per il personale scolastico, è ancora convinto di appartenere al “gruppo dei migliori” scelto dal premier Draghi? Insomma, Ministro, non le sembra che dopo “il colpo di mano” del nuovo sistema di reclutamento, con tutto quello che ne deriverà, sia giunto il momento di togliere il disturbo alla scuola, e tornare nelle sue dorate aule universitarie a fare compagnia ai suoi colleghi estensori dei quesiti (sbagliati) del concorso ordinario ?
SE NON ORA, QUANDO MINISTRO, VUOLE DECIDERSI A RASSEGNARE LE DIMISSIONI ?