APPROVATO DAL GOVERNO IL NUOVO CODICE DEGLI APPALTI: SI APPLICA ANCHE PER LE SCUOLE

Nella giornata del 28 marzo il Governo ha approvato il nuovo CODICE DEGLI APPALTI che entra, pertanto, in vigore dal 1 aprile 2023

Due punti sono i caridini della riforma: il principio di risultato e il principio di fiducia

Il nuovo codice vuole essere, secondo le intenzioni del Governo, uno strumento che deve consentire ad istituzioni e imprese di lavorare con celerità per fornire beni e servizi ai cittadini.

Le nuove regole “a burocrazia semplificata” saranno operative in tre fasi:

  • il 1 aprile è prevista la vigenza della norma, 
  • il 1 luglio l’operatività,
  • il 1° gennaio 2024 la digitalizzazione degli appalti.

Il testo affronta tra gli altri i seguenti punti sensibili:

  • la riqualificazione delle stazioni appaltanti, 
  • la digitalizzazione: la creazione di una grande banca dati dei contratti pubblici e di un’interconnessione di tutti i soggetti e le stazioni appaltanti che in Italia gestiscono procedure per lavori, servizi e forniture,
  • il tema dell’illecito professionale che nel testo originario prevedeva ampi poteri discrezionali affidati alla pubblica amministrazione per escludere le imprese dagli appalti. Le modifiche di questi mesi dovrebbero invece prevedere fattispecie più definite.
  • il “principio del risultato”, inteso come l’interesse pubblico primario del Codice stesso, che riguarda l’affidamento del contratto e la sua esecuzione con la massima tempestività e il migliore rapporto tra qualità e prezzo nel rispetto dei principi di legalità, trasparenza e concorrenza;
  • il “principio della fiducia” nell’azione legittima, trasparente e corretta della pubblica amministrazione, dei suoi funzionari e degli operatori economici.