Le esaltanti dichiarazioni della maggioranza di Governo, enfatizzate dal sottosegretario Sasso della Lega, ossia colui il quale quando era all’opposizione minacciava presa della “Bastiglia” e forconi di qua e di là, non trovano rispondenza nella legge di bilancio 2022 appena approvata in Commissione della Camera dei deputati.
Infatti, partendo dall’organico Covid relativo ai collaboratori scolastici, per i quali, allo stato sembra che la proroga oltre il 31 dicembre riguarderà una minima parte di coloro che sono in servizio, dimenticando le necessità delle scuole (a pandemia in piena evoluzione e con l’esigenza di adottare misure di prevenzione, di sanificazione alla ripresa delle lezioni, di sorveglianza, etc), per arrivare alla scarsa chiarezza circa il finanziamento per estendere anche per i prossimi due anni scolastici l’assegnazione di dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi agli istituti con almeno 500 studenti, 300 per le scuole delle piccole isole e dei comuni montani, non appare veritiera l’esaltazione di attenzione nei confronti della scuola da parte del Ministro e del Governo.
Non ci vengano a dire che è stato previsto il finanziamento per un fondo speciale a carattere premiale, che, a parte la cifra irrisoria messa a disposizione degli incrementi stipendiali (attorno ai 200milioni di euro, insufficienti per quell’aumento a 3 cifre che ci si aspetta nel mondo della scuola), prevede modalità di accesso a dir poco “astruse” atteso che il tutto viene legato alla, ci sia consentito di affermare, presunta dedizione all’insegnamento. Ma chi , vogliamo chiedere, deve far emergere questa dedizione ? e chi lo dovrebbe misurare e come misurare?
Bene vogliamo misurare la dedizione del Governo nei confronti della scuola ? Simili assurdità per favore fateci il regalo a Natale di lasciarle stare perchè vi state coprendo di ridicolo.
Che dire, poi, della questione dell’educazione motoria ? Se ci crediamo nel progetto non possiamo assistere ad una introduzione di tale insegnamento nella scuola primaria nelle sole classi quarte e quinte (non più di due ore settimanali di insegnamento aggiuntive), ma occorre estendere tale attività formativa per tutti e 5 gli anni di scuola primaria.
Ebbene, non può essere sottaciuto che da questa legge di bilancio la scuola e il personale scolastico si aspetta ben altro, a partire dagli aumenti stipendiali per il rinnovo contrattuale, per finire a un salario accessorio che privilegi e riconosca tutte quelle attività legate all’orario funzionale all’insegnamento del quale spesso si fa un uso distorto basato sul volontariato e su prestazioni lavorative imposte e non retribuite, senza dimenticare l’abolizione dei vincoli di impedimento alla presentazione della domanda di mobilità, al riconoscimento della vice dirigenza per i direttori dei servizi generali ed amministrativi