A partire dal 2025/26 il coding diventa argomento di studio in tutte le scuole italiane ad iniziare dalla scuola dell’infanzia (nella quale è già obbligatorio per la Mozione n.1 00117 del 12 marzo 2019 in conformità alle Indicazioni Nazionali per il curricolo)
Nel decreto approvato dal Senato, infatti, troviamo l’articolo 24-bis. – (Sviluppo delle competenze digitali) che così recita:
- Al fine di consentire l’attuazione della linea progettuale M4-C1 – Investimento 3.1 “Nuove competenze e nuovi linguaggi” del Piano nazionale di ripresa e resilienza, per favorire e migliorare l’apprendimento e le competenze digitali, a decorrere dall’anno scolastico 2022/2023 e per un triennio, il Piano nazionale di formazione dei docenti delle scuole di ogni ordine e grado, di cui all’articolo 1, comma 124, della legge 13 luglio 2015, n. 107, nell’ambito delle risorse ad esso destinate dal comma 125 del medesimo articolo 1 della legge n. 107 del 2015 e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, individua, tra le priorità nazionali, l’approccio agli apprendimenti della programmazione informatica (coding) e della didattica digitale.
- Entro il termine dell’anno scolastico 2024/2025, con decreto del Ministro dell’istruzione sono integrati, ove non già previsti, gli obiettivi specifici di apprendimento e i traguardi di competenza delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione e delle Indicazioni nazionali e delle Linee guida vigenti per le istituzioni scolastiche del secondo ciclo di istruzione.
- A decorrere dall’anno scolastico 2025/2026, nelle scuole di ogni ordine e grado si persegue lo sviluppo delle competenze digitali, anche favorendo gli apprendimenti della programmazione informatica (coding), nell’ambito degli insegnamenti esistenti, con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica ».
Come sempre però, quando si parla di fondi per la scuola, tutto deve essere fatto, a partire dall’a.s. 2022/2023 senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.
Al solito alla scuola si dice: Fate ma arrangiatevi come potete e non chiedeteci nulla…….