Pubblicato in G.U. il Decreto-Legge 14 marzo 2025, n. 25, recante disposizioni urgenti sul reclutamento e la funzionalità delle pubbliche amministrazioni. Tale decreto deve essere convertito in legge entro 60 giorni dalla pubblicazione in gazzetta con possibile modifiche nell’iter parlamentare.
Per quanto attiene alla scuola di notevole importanza è quanto contenuto nell’articolo 3 del decreto, che modifica il D.Lgs. 165/2001, prevedendo che le graduatorie per il reclutamento del personale educativo e scolastico riportino in modo chiaro riserve, precedenze e preferenze applicate, nel rispetto della tutela dei dati personali.
Finalmente, quindi, avremo graduatorie dalle quali emergeranno le situazioni che hanno dato diritto a nomine in ruolo e a precedenza a parità di punti.
L’altra modifica è quella contenuta nell’articolo 4, comma 4 del decreto, che interviene sul D.Lgs. 40/2017.
Viene eliminata la differenza fra volontari del servizio civile universale e volontari del servizio nazionale.
La norma, infatti, amplia la riserva del 15% nei concorsi pubblici, finora destinata agli operatori volontari del servizio civile universale, includendo ora anche i volontari del servizio civile nazionale (legge 6 marzo 2001, n. 64).
Il decreto, inoltre, conferma lo stanziamento di risorse per la copertura assicurativa integrativa delle spese sanitarie del personale scolastico. Le cifre destinate a questo provvedimento ammontano a 20 milioni di euro per il 2025, 50 milioni per il 2026 e 50 milioni annui dal 2027 al 2029.
L’accesso al sistema di assistenza integrativa sarà regolato attraverso la contrattazione collettiva integrativa a livello nazionale. Questo passaggio sarà fondamentale per stabilire le condizioni e i requisiti necessari affinché il personale della scuola possa usufruire della copertura assicurativa.
L’aspetto sicuramente negativo di tale misura risiede nel fatto che la copertura finanziaria viene assicurata con la riduzione di fondi già di competenza del sistema scolastico.
Per finanziare la misura, il decreto prevede riduzioni su specifici fondi già assegnati:
- 2025: 20 milioni di euro saranno sottratti al Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche (art. 1, comma 601, legge n. 296/2006).
- 2026: 35 milioni di euro verranno ridotti dallo stesso fondo, mentre ulteriori 15 milioni saranno coperti mediante una riduzione delle proiezioni dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente nel bilancio triennale 2025-2027. Questa somma sarà in parte prelevata dalle risorse accantonate per il Ministero dell’Istruzione e del Merito.
- Dal 2027 al 2029: 50 milioni di euro annui seguiranno la medesima modalità di finanziamento.
L’introduzione di questa misura mira a garantire maggiore tutela sanitaria per il personale scolastico, ma la riduzione di risorse destinate al funzionamento delle scuole è fatto estremamente grave.
Il Decreto PA introduce nuove misure per incentivare l’ingresso dei giovani nel settore pubblico, con un’attenzione particolare ai profili specializzati nelle tecnologie applicate. In questo contesto, il provvedimento prevede la possibilità di destinare un’ulteriore quota del 10% delle assunzioni al reclutamento di candidati in possesso di specifiche qualifiche tecniche.
Le assunzioni privilegeranno i candidati in possesso di:
- Diploma di specializzazione superiore per le tecnologie applicate, rilasciato dagli Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy);
- Diplomi tecnici conformi ai profili richiesti nei bandi, come stabilito dal DPCM del 25 gennaio 2008.
Stabilizzazione dei contratti
I lavoratori assunti attraverso questa modalità potranno accedere a un contratto a tempo indeterminato al termine del periodo iniziale, a patto che:
- Siano in possesso dei requisiti previsti per il pubblico impiego;
- Abbiano ottenuto una valutazione positiva del servizio svolto;
- La stabilizzazione avvenga nel rispetto delle facoltà assunzionali già autorizzate.