Il DPCM del 4 marzo ha messo non poco in crisi il mondo della scuola in particolare per quanto concerne l’organizzazione scolastica per l’attivazione di una didattica online. Infatti è stato previsto che “dirigenti scolastici, sentito il collegio dei docenti, attivano, ove possibile e per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità”
Abbiamo anche assistito a diverse iniziative private che, nell’intento di mettere a disposizione i propri apparati “per ora gratuitamente”, hanno cercato di dare un contributo alle scuole che, ovviamente, non erano preparate ad affrontare sia sotto l’aspetto tecnico che degli esperti la nuova modalità di formazione prevista dal DPCM.
In tale contesto, sottoponiamo all’attenzione delle scuole e delle famiglie, la lodevole iniziativa di Google. Infatti il colosso della comunicazione mette a disposizione di tutte le scuole che utilizzano G-Suite for Education alcune funzionalità avanzate dell’applicativo Google Hangouts Meet gratis fino al 1 luglio.
Meet permette in modalità avanzata di creare e gestire riunioni virtuali fino a un massimo di 250 persone contemporaneamente, con l’ulteriore possibilità di offrire lo streaming live della medesima teleconferenza a un massimo di 100.000 spettatori, prevedendo funzioni chat e includendo strumenti per l’accessibilità, come i sottotitoli automatici e la possibilità di registrare e salvare i meeting su Google Drive.
Per il futuro, comunque, il MIUR dovrà adoperarsi affinchè non solo in situazioni di emergenza ma anche come momento didattico innovativo, tutte le scuole siano messe in condizioni di utilizzare tale metodologia. In ciò emerge l’esigenze come tutte le scuole (dalla primaria alla scuola secondaria) abbiano in organico la figura dell’assistente tecnico adeguatamente formato e in possesso dei necessari titoli di studio e professionali. A ciò aggiungiamo che occorre per tempo dotare le scuole della strumentazioni e software necessari, aggiornandoli continuamente. Ecco che qui non possiamo non sottolineare l’esigenza di un piano serio di formazione del personale della scuola (con corsi seri e tenuti da veri esperti…..e non venditori di fumo….), connessa alla esigenza che tutto il territorio sia dotato di connessione internet e acquisizione da parte delle famiglie (con contributo dello stato e, per le fasce più deboli con costo a totale carico dello stato) di tutti i software, tablet, etc che consentano di ricevere e partecipare in modalità online alle lezioni tenute da parte dei docenti.
Certo, non sosteniamo e non siamo assolutamente d’accordo che tale modalità di didattica possa sostituire “l’insostituibile formazione ed educazione in presenza”, ma deve essere uno strumento cui poter accedere per tutti quei momenti in cui lo studente non possa seguire, per motivi personali e di famiglia, le lezioni e nei periodi, come quello attuale, in cui gli studenti sono costretti a non recarsi a scuola.