Il DDL Semplificazioni, approvato il 26 marzo dal Consiglio dei Ministri, è stato presentato alle Camere per la definitiva approvazione.
Fra le misure previste vi è quella della conferma dei docenti di sostegno precari su richiesta delle famiglie.
In base all’ultima bozza del provvedimento la conferma dei supplenti su posto di sostegno occupato nel corrente anno scolastico, avverrebbe solo “ad espressa volontà dei genitori dell’alunno” .Tale possibilità viene estesa anche agli insegnanti privi di specializzazione.
L’intento del Governo sarebbe quello di garantire la continuità dei docenti a tempo determinato su posto di sostegno, motivo per cui si prevede che, in occasione del conferimento delle supplenze annuali o temporanee, il docente di sostegno possa essere confermato sul medesimo posto di sostegno assegnatogli nel precedente anno scolastico con precedenza rispetto ad altri docenti a tempo determinato, fermi restando i diritti di questi ultimi per il predetto posto.
Infatti il provvedimento, al fine di agevolare la continuità educativa e didattica degli studenti con disabilità e favorire la serenità della relazione educativa tra studenti con disabilità e docenti, nel caso di richiesta da parte della famiglia, e valutato, da parte del dirigente scolastico, l’interesse del discente, nell’ambito dell’attribuzione degli incarichi a tempo determinato.
Il testo del provvedimento, così recita ” al docente in possesso del titolo di specializzazione per l’insegnamento agli alunni disabili può essere proposta la conferma, con precedenza assoluta rispetto al restante personale a tempo determinato, sul medesimo posto di sostegno assegnatogli nel precedente anno scolastico, fermi restando la disponibilità del posto, il preventivo svolgimento delle operazioni relative al personale a tempo indeterminato e l’accertamento del diritto alla nomina nel contingente dei posti disponibili da parte del docente interessato.”
Infatti, il provvedimento stabilisce che tale procedura si applica anche alle seguenti categorie di personale docente:
- docenti privi del titolo di specializzazione per l’insegnamento agli alunni disabili che siano inseriti nelle graduatorie di sostegno avendo svolto tre annualità di insegnamento mento su posto di sostegno nel relativo grado;
- docenti privi del titolo di specializzazione per l’insegnamento agli alunni disabili che abbiano svolto servizio su posto di sostegno in quanto individuati sulla base della migliore collocazione di fascia con il relativo miglior punteggio nelle graduatorie GPS o nelle graduatorie ad esaurimento (GAE).
Nell’esprimere la nostra netta contrarietà a tale provvedimento che, affida ai genitori una “possibilità di vita o di morte del docente”, vorremmo chiedere al Valditara di turno:
SE SIAMO TUTTI INTERESSATI AD ASSICURARE ALL’ALUNNO DISABILE LA POSSIBILITA’ DI AVERE UNA CONTINUITA’ DIDATTICA, PERCHE’ MOLTO PIU’ SEMPLICEMENTE NON SI ACQUISISCONO IN ORGANICO DI DIRITTO I CIRCA O OLTRE 100 MILA POSTI DI SOSTEGNO IN DEROGA CHE OGNI ANNO VENGONO COPERTI CON SUPPLENZE E CHE HANNO PROPRIO L’EFFETTO CONTRARIO DI FAR ALTERNARE CONTINUAMENTE DOCENTI DI SOSTEGNO DIVERSI SU TALI POSTI ? MINISTRO, SE PUO’ E HA UN PO’ DI TEMPO A DISPOSIZIONE, DIA UNA RISPOSTA, PRIMA DI TUTTO ALLE FAMIGLIE E, POI, SE LE AVANZA ANCORA UN PO’ DI TEMPO ANCHE AI TANTI DOCENTI DI RUOLO ANCORA ALLA RICERCA DELLA STABILITA’ DELLA SEDE DI TITOLARITA’ E AI TANTISSIMI PRECARI IN “GIRO PER L’ITALIA”.