DOMANDE ERRATE CONCORSO ORDINARIO 2020: CHE FIGURA…..

Come può un Ministro guidare la scuola italiana se non sa scegliere i componenti delle commissioni d’esami di  un concorso ? Cosa dire di questi cattedratici che hanno preparato i quesiti (sembrano siano tutti luminari delle università lautamente pagati…) e sbagliano le domande e le risposte, proponendo quesiti assurdi e scopiazzati ? Cosa dire … si dovrebbe avere il buon senso di dimettersi !!!

La scuola dal suo canto questo Ministro l’ha già dimesso, e da tempo !!

Relativamente alle prove scritte del concorso ordinario 2020, erano tante le voci che annunciavano domande e/o risposte errate  ed ora si cominciano ad avere le prime conferme da parte dello stesso Ministero. 

Infatti, un quesito presente nella  prova scritta del concorso ordinario per titoli ed esami della classe di concorso A-60 (Tecnologia nella scuola secondaria di I grado), relativo alla densità di un solido che non contemplava tra le risposte presenti, quella esatta. 

Gli interessati avevano rintracciato lo stesso quesito in un test per l’ammissione alla Facoltà di Farmacia dell’Università di Perugia, dove viene indicata come risposta corretta la risposta B ovvero 4000 kg/m3, che non era presente tra le possibili risposte della prova scritta della classe di concorso A-60.

Tale  domanda è presente nella banca dati relativa ai concorsi per l’ammissione di giovani ai licei annessi alle scuole militari delle forze armate, disponibile sul sito del Ministero della difesa, dove viene confermato che la risposta corretta è 4000 kg/m3.

Altro errore riguarda la prova per sostegno scuola secondaria I grado (ADMM) dove i candidati hanno lamentato la presenza di un quesito errato relativo alla Costituzione Italiana.

L’articolo 34 della Costituzione Italiana riconosce 

  1. Il ruolo degli istituti comprensivi nell’ambito territoriale
  2. Le modalità organizzative degli istituti paritari
  3. La libertà d’insegnamento
  4. L’autonomia delle istituzioni scolastiche

La risposta indicata come corretta era la c) corrispondente alla “libertà d’insegnamento”. Senonché la libertà d’insegnamento non è sancita dall’art. 34 della Costituzione bensì dall’art. 33. Nemmeno in questo caso è quindi presente la risposta corretta. 

Da quello che ci risulta,  il Ministero dell’Istruzione ha fatto sapere che la Commissione nazionale ha riconosciuto che nelle due suddette domande non è presente alcuna risposta corretta tra le varie opzioni presenti.

Pertanto, ai fini del calcolo del punteggio, verranno riconosciuti a ciascun candidato due punti per qualsiasi risposta, anche nel caso di mancata risposta.

Di conseguenza, i punteggi dei candidati saranno ricalcolati tenendo conto dei suddetti due punti.