Riteniamo utile riportare gli indicatori, su lavoro preparato dagli espert e tiecnici dell’Iss e del ministero della Salute, che il governo ha utilizzato per definire e suddividere il territorio nazionale in zone (gialla- arancio-rossa).
Ovviamente, i dati sono stari rilevati direttamente dagli esperti tecnici dell’Iss e del ministero della Salutee, nella maggior parte dei casi dalle singole Regioni (quanti e quali veritieri e riscontrabili ? quali le sanzioni per eventuali trasmissioni di dati non pertinenti e alterati?…..)
3 ambiti di valutazione
L’elenco dei 21 indicatori per il controllo del rischio prevede il monitoraggio di 9 parametri. Tutti i dati raccolti vengono analizzati da due algoritmi di valutazione, che a loro volta generano la cosiddetta matrice del rischio, definita come la combinazione della probabilità e dell’impatto di una minaccia sanitaria.
Si determina, così, la probabilità di un peggioramento della situazione sanitaria: se la probabilità risulta alta, il rischio è considerato “molto elevato”.
Gli indicatori sono divisi in tre ambiti:
- il primo misura la capacità di raccolta dati delle singole Regioni
- il secondo la capacità di testare tutti i casi sospetti e di garantire adeguate risorse per contact tracing, isolamento e quarantena
- il terzo valuta la capacità “ricettiva” dei servizi sanitari e il monitoraggio del contagio.
21 indicatori di rischio
Questi i 21 indicatori:
- Numero di casi sintomatici notificati per mese in cui è indicata la data inizio dei sintomi, sul totale di casi sintomatici notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo.
- Numero di casi notificati per mese con storia di ricovero in ospedale, in reparti diversi dalla terapia intensiva, in cui è indicata la data di ricovero, sul totale di casi con storia di ricovero in ospedale, in reparti diversi dalla terapia intensiva, notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo.
- Numero di casi notificati per mese con storia di trasferimento/ricovero in reparto di terapia intensiva in cui è indicata la data di trasferimento o ricovero in terapia intensiva, sul totale di casi con storia di trasferimento/ricovero in terapia intensiva notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo.
- Numero di casi notificati per mese in cui è riportato il comune di domicilio o residenza, sul totale di casi notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo.
- Numero di checklist somministrate settimanalmente a strutture residenziali sociosanitarie (opzionale).
- Numero di strutture residenziali sociosanitarie rispondenti alla checklist settimanalmente con almeno una criticità riscontrata (opzionale).
- Percentuale di tamponi positivi, escludendo per quanto possibile tutte le attività di screening e il “re-testing” degli stessi soggetti, complessivamente e per macro-setting (territoriale, pronto soccorso/ospedale, altro) per mese.
- Tempo tra data inizio sintomi e data di diagnosi.
- Tempo tra data inizio sintomi e data di isolamento (opzionale).
- Numero, tipologia di figure professionali e tempo, sul totale delle persone dedicate in ciascun servizio territoriale al contact-tracing.
- Numero, tipologia di figure professionali e tempo, sul totale di persone dedicate in ciascun servizio territoriale alle attività di prelievo/invio ai laboratori di riferimento e monitoraggio dei contatti stretti e dei casi posti rispettivamente in quarantena e isolamento.
- Numero di casi confermati di infezione nella Regione per cui sia stata effettuata regolare indagine epidemiologica con ricerca dei contatti stretti, sul totale di nuovi casi di infezione confermati.
- Numero di casi riportati alla Protezione civile negli ultimi 14 giorni.
- Rt calcolato sulla base della sorveglianza integrata ISS (si utilizzeranno due indicatori, basati su data inizio sintomi e data di ospedalizzazione).
- Numero di casi riportati alla sorveglianza sentinella Covid-net per settimana (opzionale).
- Numero di casi per data diagnosi e per data inizio sintomi riportati alla sorveglianza integrata Covid per giorno.
- Numero di nuovi focolai di trasmissione (2 o più casi epidemiologicamente collegati tra loro o un aumento inatteso nel numero di casi in un tempo e luogo definito).
- Numero di nuovi casi di infezione confermata da SARS-CoV-2 per Regione non associati a catene di trasmissione note.
- Numero di accessi al pronto soccorso con classificazione ICD-9* compatibile con quadri sindromici riconducibili a Covid-19 (opzionale)
- Tasso di occupazione dei posti letto totali di terapia intensiva (codice 49) per pazienti Covid.
- Tasso di occupazione dei posti letto totali di area medica per pazienti Covid.
* Rientrano nella ICD-9 (Classificazione Internazionale delle Malattie):
- 001-139 Malattie infettive e parassitarie
- 140-239 Tumori
- 240-279 Malattie delle ghiandole endocrine, nutrizione, metabolismo, e disturbi immunitari
- 280-289 Malattie del sangue e organi emopoietici
- 290-319 Disturbi mentali
- 320-389 Malattie del sistema nervoso e degli organi di senso
- 390-459 Malattie del sistema circolatorio
- 460-519 Malattie dell’apparato respiratorio
- Roma 16-18 marzo 2016
- 460-519 Malattie dell’apparato respiratorio
- 520-579 Malattie dell’apparato digerente
- 580-629 Malattie dell’apparato genitourinario
- 630-677 Complicazioni della gravidanza, del parto e del puerperio
- 680-709 Malattie della pelle e del tessuto sottocutaneo
- 710-739 Malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo
- 740-759 Malformazioni congenite
- 760-779 Alcune condizioni morbose di origine perinatale
- 780-799 Sintomi, segni, e stati morbosi maldefiniti
- 800-999 Traumatismi e avvelenamenti (800-999).