Spesso abbiamo detto che cambiano gli attori ma la trama del “film dell’horror” è sempre la stessa.
Ed è questo il caso del nuovo governo che sembra voler riproporre “la sfida all’ok corral” del duo Azzolina – Emiliano (poi convolati a “giuste nozze d’intesa politica”) ora con il dicastero di Viale Trastevere ?
Infatti, il Ministero dell’Interno con la circolare firmata dal capo di Gabinetto Bruno Frattasi fornisce ai prefetti le indicazioni operative in merito all’applicazione del decreto-legge 1° aprile 2021, n. 44, stabilendo che l’apertura delle scuole non ammettono deroghe ed interventi da parte degli organi periferici dello Stato (Regione-Province-Comuni)
Tali deroghe possono essere stabilite solo da deliberazioni del Consiglio dei ministri, che valuterà non solo l’andamento del quadro epidemiologico territoriale ma anche lo stato di attuazione del Piano strategico nazionale dei vaccini, in particolare riguardo alle persone anziane e ai soggetti fragili.
E’ pur vero che la stessa nota del Ministero dell’Interno per quanto riguarda le scuole sembra accettare l’iniziativa delle Regioni, Province e Comuni, ma la stessa nota ribadisce l’estrema situazione di pericolo che deve essere valutata nella chiusura delle scuole nel territorio di pertinenza.
Il Ministero dell’Istruzione, poi, ha emanato la nota 491 del 6 aprile 2021, a firma del capo di Dipartimento Stefano Versari, con la quale si fornisce un quadro sintetico e alcune note di supporto alle scuole dopo l’emanazione del Decreto Legge 44/2020. SI ALLEGA NOTA NOTA MINISTERO ISTRUZIONE DEL 6 APRILE 2021
Per quanto riguarda le aperture delle singole scuole nel periodo dal 7 aprile al 30 aprile:
- Le scuole dell’infanzia, primarie e prima classe della scuola secondaria di I grado assicureranno le lezioni in presenza (anche nel caso delle zone rosse). Tale disposizione può essere derogata, secondo quanto stabilito dall’art.2 comma 1, da provvedimenti dei Presidenti delle Regioni o delle Province Autonome di Trento e Bolzano e dei sindaci “solo in casi di eccezionale e straordinaria necessità dovuta alla presenza di focolai o al rischio estremamento alto elevato di diffusione del virus o di sue varianti nella popolazione scolastica. I provvedimenti di deroga sono motivatamente adottati sentite le competenti autorità sanitarie e nel rispetto dei principi di adeguatezza e proporzionalità, anche con riferimento alla possibilità di limitarne l’applicazione a specifiche aree del territorio”.
- Nelle classi seconde e terze delle scuole secondarie di I grado delle zone gialle e arancioni le lezioni si svolgono integralmente in presenza. Nelle zone rosse esclusivamente in modalità a distanza.
- Le scuole secondarie di II grado delle zone gialle e arancioni adottano forme flessibili nell’organizzazione delle attività didattiche garantendo l’attività in presenza ad almeno il 50% e fino ad un massimo del 75% della popolazione scolastica. Nelle zone rosse le attività didattiche si svolgono esclusivamente in modalità a distanza.
Sull’intero territorio nazionale (comprese le zone rosse) resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dell’istruzione n. 89 del 7 agosto 2020 e dall’ordinanza del Ministro dell’istruzione n. 134 del 9 ottobre 2020, garantendo comunque il collegamento telematico con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.
Insomma, è dato di capire che SI SCRIVE IN UN MODO E SI FA IN UN ALTRO. IL BEL PAESE HA QUESTA PECULIARITA’ TUTTA SUA