Se qualcuno aveva dei dubbi sulle reali intenzioni del Governo e sull’ennesima presa in giro da parte del “parolaio” Valditara la conferma ci viene dalla bocciatura da parte del Senato degli emendamenti proposti al decreto Milleproroghe su molti aspetti relativi alla situazione del personale precario della scuola
Infatti, in sede di approvazione del decreto legge con conseguente conversione in legge (il decreto ora passa all’esame della Camera dei Deputati con la certezza che il Governo porrà la fiducia per cui svaniscono tutte le speranze alimentate dallo stesso Valditara e dall’ex Sen. Pittoni della Lega)
Il Senato, insomma, nell’approvare la conversione in legge del “decreto Milleproroghe” ha bocciato tutti gli emendamenti proposti e in particolare:
Emendamento bocciato: Il primo emendamento mirava al riconoscimento delle graduatorie del concorso PNRR 1 e alla loro integrazione con gli idonei che avevano raggiunto o superato il punteggio minimo.
Tutte le promesse fatte circa la reintroduzione delle graduatorie di merito, l’inclusione degli idonei nelle assunzioni previste dal PNRR, norme per garantire trasparenza e accesso alle posizioni in graduatoria, sono state disattese
Emendamento bocciato: Il secondo emendamento bocciato riguarda il personale ata precario. Infatti negata la possibilità per le scuole di attivare incarichi temporanei a tempo determinato per il personale ATA. In particolare, l’idea era quella di poter attingere dalle graduatorie di circolo e di istituto di terza fascia per assegnare questi incarichi, che sarebbero stati annuali e con scadenza al 30 giugno 2026 sia per posti di collaboratore scolastico che amministrativo (come avvenuto negli anni decorsi)
A fronte di tale bocciatura, assistiamo invece all’ulteriore decurtamento degli organici del personale ata per il prossimo anno scolastico con la conferma della sottrazione di 721 assistenti amministrativi e 242 collaboratori dall’organico delle scuole in cui risulta in servizio detto personale per essere assegnato agli Uffici Scolastici Regionali. La cosa più grave è rappresentata dal fatto che detto personale non può essere sostituito con il conferimento di eventuali supplenze.
Insomma, da un lato il Ministro “parolaio” Valditara riconosce le difficoltà delle scuole nella gestione amministrativa e nella sorveglianza degli accessi alle scuole e, dall’altro, contraddice se stesso decurtando gli organici del personale ata e sottraedo personale per assegnarlo agli Uffici periferici del suo dicastero realizzando di fatto due “meritevoli ” obiettivi: da un lato impoverisce gli organici e pregiudica l’attività amministrativa delle scuole e, dall’altro, evita di fare i dovuti concorsi per le strutture periferiche ministeriali cercando, con un “pannicello tiepido”, di far andare avanti strutture ministeriali che necessitano di ben altre risorse professionali