Il cronoprogramma del Ministro Bianchi, presentato in pompa magna alle cosiddette OO.SS. rappresentative il 28 giugno, rischia di diventare un clamoroso flop.
Dopo aver costretto gli uffici periferici del Ministero ad affrettati avvisi per la presentazione delle domande di immissione in ruolo da parte degli inclusi in Graduatorie di merito dei concorsi e Gae siamo al 16 luglio e a circa un mese dalla “pomposa” presentazione si è ancora in attesa del contingente di nomine che il MEF deve autorizzare. Ben hanno fatto alcuni uffici scolastici regionali a posporre addirittura al 19 luglio la presentazione delle domande, male hanno fatto quegli UUSSRR, Puglia in primis, che ha imposto, in un primo momento la scadenza della domanda nel giorno festivo della domenica salvo, grazie al nostro solo ed unico intervento, dare la proroga al giorno successivo,
Ovviamente, detto ritardo, si ripercuoterà, siatene certi, sul personale avente titolo alla nomina in ruolo cui sarà riservato alcuni (se non ore) giorni per scegliere la sede di titolarità e decisioni, che coinvolgono aspetti familiari e attese decennale di “sistemazione in ruolo”, da operare in poco tempo.
Una ennesima dimostrazione di come il dicastero dell’istruzione andrebbe riformato dalle fondamenta, con la scelta di un Ministro capace anche sul piano delle competenze amministrative e capi dipartimento non scelti dalla politica ma provenienti dalla stessa amministrazione e con competenze consolidate nella gestione delle procedure amministrative. Le scelte, invece, di questi ultimi anni hanno visto la nomina di Ministri del tutto incompetenti in materia (non ne parliamo dei sottosegretari attuali), dirigenti provenienti da altre amministrazioni che nulla sanno di scuola e che come uniche competenze hanno quelle di essere fedeli a “carrozzoni” politici cui si legano per ottenere nomine e posti di prestigio.
Intanto, siamo fermi alla bozza delle istruzioni circa la gestione delle nomine in ruolo che il Ministero ha presentato alle OO.SS. cosiddette rappresentative – Bozza-istruzioni-ruolo– (che non hanno alcuna validità giuridica atteso che gli aventi titolo hanno dovuto scegliere provincia e tipologia di posto senza avere conoscenza delle norme ed istruzioni ufficiali che regolavano dette scelte).
Il Ministero, inoltre, e per esso molti uffici periferici – Puglia in primis -, non pubblicano la situazione degli ultimi nominati dalle varie procedure (nonostante la nostra ufficiale richieste dal dirigente f.f. dell’USR Puglia Trifiletti (a proposito a quando l’assunzione in servizio del Diretto Generale) nè il prospetto della situazione delle riserve dei posti da applicare nelle nomine in ruolo (ex legge 68) – qui un sunto e commento della normativa Riserve-posti-assunzioni-ruolo–
Si va avanti alla cieca il tutto alla faccia della tanto decantata trasparenza dell’azione amministrativa che sicuramente è sconosciuta nell’attività del Ministero dell’Istruzione.