Inclusione scolastica alunni disabili: rapporto Istat

Scoraggianti i dati emersi dal  dal Report Statistico dell’ISTAT sull’inclusione scolastica degli alunni con disabilità per l’a.s. 2019/2020

Nell’anno scolastico 2019-2020 aumenta ancora il numero di alunni con disabilità che frequentano le scuole italiane (+ 13 mila, il 3,5% degli iscritti).

In crescita anche il numero di insegnanti per il sostegno, con un rapporto alunno-insegnante migliore delle previsioni di legge, ma, ed è assurdo,  il 37% non ha una formazione specifica.

Carenti, come da sempre evidenziato,  gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione nel Mezzogiorno, dove il rapporto alunno/assistente è di 5,5, oltre 13 in Campania e in Molise.

Scarsa l’accessibilità per gli alunni con disabilità motoria (solo nel 32% delle scuole) e molto critica la disponibilità di ausili per gli alunni con disabilità sensoriale (2%).

A questo quadro preoccupante, dobbiamo aggiungere che nel 2020, con la didattica a distanza, è ancor èpiù diminuita la partecipazione degli alunni con disabilita che frequentano le scuole italiane.

Anche la carenza di postazioni informatiche adatte rappresenta un ostacolo importante per la DAD, impedendo agli alunni con disabilità  di fruirne al meglio. 

Si registra anche un aumentano poi gli alunni con altri bisogni educativi speciali, l’area dello svantaggio scolastico è, infatti, molto più ampia. Gli alunni che necessitano della predisposizione di un percorso didattico personalizzato sono anche coloro che hanno disturbi specifici dell’apprendimento, patologie importanti, ma non sufficienti per avere una certificazione riconosciuta.

L’attenzione rivolta ai bisogni educativi speciali è aumentata progressivamente con la crescita di questo fenomeno, dovuta alla più attenta osservazione dei ragazzi da parte di docenti e genitori, e va sottolineato lo sforzo delle scuole nel fornire risposte a un bisogno di didattica specifica nella logica di intervento individuale, che si concretizza con la predisposizione del Piano didattico personalizzato dell’alunno (PDP).

Accanto allo sforzo che tutte le scuole hanno posto in essere per un sistema sempre più inclusivo con una particolare attenzione alle esigenze di tutti i suoi studenti, ciò non si è potuto registrare sull’intero territorio nazionale e che, come al solito, vede le scuole del Sud le più penalizzate.

NOTA ISTAT