INVALSI BANDO :Procedura pubblica per la selezione, formazione e inserimento in un apposito elenco degli esperti dei nuclei per la valutazione esterna delle istituzioni scolastiche (SEL 6/2016) – Termine di presentazione domande: 4 novembre 2016 ore 24.00

PILLOLE DI INFORMAZIONE SULLA VALUTAZIONE ESTERNA DELLE SCUOLE: PROCEDURE, FASI, ATTORI *

La valutazione esterna della scuola si inserisce nel più ampio contesto normativo determinato dall’emanazione del Regolamento sul Sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione (DPR n. 80/2013) e dai successivi provvedimenti attuativi, in cui si ribadisce che: il Sistema Nazionale di Valutazione valuta l’efficienza e l’efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione (DPR n. 80/2013). La valutazione è finalizzata al miglioramento della qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti e sarà particolarmente indirizzata: – alla riduzione della dispersione scolastica e dell’insuccesso scolastico; – alla riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei livelli di apprendimento degli studenti; – al rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione di partenza; – alla valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con attenzione all’università e al lavoro (Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014).

Il procedimento di valutazione delle Istituzioni scolastiche prevede complessivamente 4 fasi: l’autovalutazione delle istituzioni scolastiche, la valutazione esterna, la realizzazione delle azioni di miglioramento e da ultimo la condivisione, pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti (rendicontazione sociale).

La valutazione esterna, fase ulteriore del procedimento di valutazione, viene condotta su un numero ristretto di scuole dai nuclei di valutazione esterna

Nell’ambito del Sistema Nazionale di Valutazione (d’ora in avanti: SNV) la valutazione è orientata al miglioramento della scuola: gli esiti della valutazione esterna forniscono alle scuole elementi e indicazioni per la messa a punto, l’attuazione e/o la modifica dei Piani di miglioramento. Il termine miglioramento in questo contesto è usato per descrivere i processi che la scuola intraprende in un’ottica collaborativa con tutti i soggetti che ne fanno parte per innalzare i livelli di apprendimento degli studenti, la qualità dell’offerta formativa e l’innovazione degli ambienti di apprendimento. Gli esiti della valutazione esterna dovrebbero quindi favorire i meccanismi di dialogo e riflessione all’interno della scuola e attivare di conseguenza la partecipazione e il cambiamento a tutti i livelli dell’organizzazione scolastica per poter rispondere efficacemente ai bisogni formativi degli studenti. La valutazione esterna condotta dai NEV ha il compito quindi di approfondire la lettura dei diversi aspetti dell’organizzazione scolastica e delle priorità sulle quali orientare il miglioramento, in un’ottica multi prospettica, favorita anche dal confronto tra la rappresentazione che la scuola si è data attraverso l’autovalutazione e quella fornita dai valutatori esterni. Durante la visita a scuola gli esperti dei NEV non si limitano a esaminare quanto scritto nel RAV, ma ripercorrono l’intero processo di valutazione, considerando tutte le aree oggetto di valutazione, tenendo conto di qualsiasi elemento ritenuto rilevante al fine di comprendere la situazione della scuola.

Le scuole sono valutate da gruppi di esperti chiamati “nuclei di valutazione esterna” (NEV). Un nucleo di valutazione esterna è composto da tre membri: un dirigente tecnico del MIUR e due valutatori a contratto, reclutati dall’INVALSI.

Il dirigente tecnico garantisce la legittimità del percorso valutativo, in virtù del suo profilo istituzionale e professionale. Egli coordina il NEV, avvia e mantiene i contatti con la scuola, gestisce gli aspetti formali del procedimento ed è il garante dell’intero processo valutativo. La presenza del dirigente tecnico assicura inoltre una competenza specifica relativa agli ambiti culturali e pedagogici oltre che agli aspetti giuridici e normativi. Il secondo membro del nucleo è un esperto che proviene dal mondo della scuola (dirigente scolastico o docente). Nel processo di valutazione si occupa soprattutto delle aree connesse ai processi didattici ed educativi, raccogliendo il punto di vista dei docenti e focalizzandosi sugli aspetti che sono di loro competenza. Il terzo membro è un esperto esterno al mondo della scuola, con esperienza nella ricerca sociale e valutativa o nell’ambito delle organizzazioni (ricercatore universitario, esperto nell’ambito della valutazione delle organizzazioni ecc.). Grazie all’esperienza maturata nell’utilizzo degli strumenti di ricerca e nell’analisi e interpretazione dei dati, egli assicura la presenza di competenze di tipo metodologico e analitico-interpretativo necessarie per lo svolgimento delle visite di valutazione e per la corretta analisi delle evidenze relative alla scuola

La visita di valutazione esterna ha una durata di tre giorni e si articola di norma in questo modo: incontro iniziale con il dirigente scolastico, lo staff di dirigenza e il nucleo interno di valutazione (NIV); raccolta delle evidenze attraverso interviste individuali e di gruppo e esame della documentazione della scuola; visita e osservazione degli spazi della scuola; incontro conclusivo con il dirigente scolastico, lo staff di dirigenza e il nucleo interno di valutazione e breve comunicazione informale sugli esiti della visita.

L’incontro conclusivo è coordinato dal dirigente tecnico ed è finalizzato a fornire un primo sommario resoconto delle evidenze emerse durante la visita. Il feedback fornito dal NEV intende mettere in evidenza da un lato le buone pratiche e gli elementi di forza riscontrati, dall’altro gli aspetti problematici. Questo incontro rappresenta un primo momento informale, che anticipa e non sostituisce il Rapporto di valutazione esterna che la scuola riceverà formalmente nelle settimane successive alla visita.

Al termine della visita è prevista una breve riunione conclusiva nella quale il coordinatore del nucleo esprime alcune impressioni generali sulla visita focalizzando, anche con esempi, gli aspetti positivi rilevati e evidenziando gli eventuali aspetti che hanno destato qualche perplessità (“comunicazione informale di fine visita”). La comunicazione di fine visita avrà carattere riservato e si rivolgerà esclusivamente al dirigente scolastico e ai membri del suo staff.

http://invalsi.csselezioni.it/selezione-2016/

 

 

*fonte INVALSI

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