Finalmente, con la storica decisione della Corte di Cassazione, vengono definite le competenze degli organi collegiali in ordine ai criteri di assegnazione dei docenti alle classi nelle scuole di ogni ordine e grado.
Invero, con la pubblicazione della legge 107 i dirigenti scolastici hanno ritenuto che tale competenza fosse riservata, come atto unilaterale, al capo di istituto che ne esplicitava solamente al Collegio dei docenti i criteri che avrebbe seguito nella assegnazione.
Successivamente, sono intervenute varie e contrastanti sentenze in materia, facendo ritenere che tale atto fosse anche di competenza della contrattazione di istituto.
Con la sentenza che si allega, la Corte di Cassazione, respingendo il ricorso del Ministero dell’Istruzione, ha definitivamente sancito che :
- al Consiglio di istituto spetta la decisione, vincolante per il dirigente scolastico, circa i criteri da seguire nell´assegnazione dei docenti alle classi;
- al Collegio dei docenti spetta il diritto-dovere di emanare un parere tecnico, che possa dare forza alla motivazione del provvedimento finale;
- al dirigente scolastico spetta l´onere di dare attuazione ad entrambe le delibere.
La Corte ha anche sancito che il mancato rispetto delle procedure previste dalla legge e dal contratto viola i principi di correttezza e buona fede. E tale violazione rende illegittimo e inefficace l´atto eventualmente adottato dal dirigente scolastico in maniera difforme dalla sopra menzionate procedure.