LA SFIDA AL NUOVO MINISTRO E AL GOVERNO: DA DOVE SI RIPARTE ?

Il nuovo Ministro dell’Istruzione Fioramonti nei primi giorni del suo insediamento a Viale Trastevere ha rilasciato caute e poco chiare interviste sui tanti problemi rimasti insoluti ed ereditati dal precedente governo di cui, è bene ribadirlo, lo stesso però ne faceva parte, rivestendo proprio l’incarico di sottosegretario all’istruzione.

Ora,  ciò premesso, appare evidente che se si fa parte di una compagine di governo e si è stretto collaboratore del ministro Bussetti (di cui sicuramente non ne sentiremo la mancanza) non occorre molto tempo per riprendere i provvedimenti lasciati in sospeso e, una volta apportate anche quelle necessarie modifiche frutto delle sopraggiunte intese con i nuovi “compagni di merenda”, bisogna velocizzare l’iter parlamentare per dare risposte immediate alla scuola e al personale.

Il Ministro, in una sua dichiarazione (ma Bussetti ci aveva inondato di dichiarazioni….salvo poi pensare solo a nominare direttori generali di fidata e “stretta vicinanza” le cui nomine, per fortuna, venerdì sono state bocciate dalla Corte dei Conti) e, secondo quanto leggiamo nel programma di governo, ha annunciato:

  1. una revisione dei criteri di composizione del numero di alunni per classi (e finalmente……ci siamo accorti che non è possibile fare una scuola di qualità con 30 e più alunni);
  2. una valorizzazione della professionalità dei docenti mediante consistenti aumenti salariali ( e già…il precedente governo aveva pensato solo ai D.S. concedendo loro circa 1500 di aumenti lordi mensili..);
  3. la piena realizzazione, con modifiche, del sistema di reclutamento dei precari e l’attuazione dei percorsi abilitanti riservati ( e facciamo in modo che ….le parole….non restino parole…e si faccia presto);
  4. innovazioni ordinamentali sul modello finlandese (l’dea non ci dispiace, atteso che in Finlandia vi è grande attenzione, per tutti gli ordini e gradi di scuole, della integrazione del curriculo nazionale con interventi, sempre a carattere curriculare, proposti ed attivati dalle stesse scuole e dal territorio…ossia valorizzazione della piena autonomia delle scuole…..ma attenti alle risorse……perchè i matrimoni non si fanno con i fichi secchi…)

Per dirne una, le buone intenzioni ci sono e, si badi bene, non stiamo qui a condividere ciò che si annuncia ma, mantenendo fede al nostro modo di fare sindacato libero da vincoli di appartenenza e autonomo da tutto e da tutti ( mica siamo come certi direttori generali …..vedi Puglia……che dopo aver adulato il Bussetti ora corrono a cospargersi il capo per ingraziarsi il nuovo Ministro pubblicando anche sul sito istituzionale inviti a recarsi in Puglia…..e…conosciamoci da vicino….) saremo sempre attenti a giudicare quanto di buono si farà e quanto del….nulla ….si farà…..proseguendo così sulla strada “dell’annuncite cronica” che ha contraddistinto il Ministro Bussetti (a proposito ora che non è più ministro dove è stato collocato nel Miur ???).

Stia attento Ministro alle sirene di chi lo circonda (sappiamo che ella è persona preparata e non ha goduto nella suo percorso professionale di “appoggi” e concorsi “ad hoc” – vero Bussetti ?), ascolti la voce non solo delle solite OO.SS. padronali (quanto hanno amoreggiato con Bussetti le cosiddette sigle rappresentative ….comprese quelle che si definiscono autonome…!!!) e sappia incontrarsi anche con chi, pur essendo presente nel panorama sindacale da poco, ha forse idee e autonomia dal potere che altri non possono vantare. Sappia dare risposte, poi, anche a una categoria di personale che da tutti, ma proprio tutti i governi, è stata trascurata e, crediamo di non esagerare, offesa nella dignità professionale e personale, parliamo del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario delle scuole. Il personale ata è quello che più di tutti ha subito e sta subendo la disattenzione, per essere buoni, della politica. Eppure essi rivestono un ruolo strategico nell’organizzazione scolastica, elemento di supporto essenziale alla realizzazione del processo educativo e formativo assegnato alla scuola. Ministro, il ruolo del DSGA è da rivedere sia per quanto attiene al rapporto con il Dirigente Scolastico che per quanto attiene alle competenze e responsabilità, facendone elemento chiave dell’organizzazione amministrativa e contabile della scuola riconoscendo agli stessi consistenti miglioramenti economici. Per gli assistenti amministrativi occorre prima di tutto istituire il già previsto profilo professionale intermedio di coordinatore amministrativo e pensare a un processo di formazione in servizio, serio e professionale (e non già con improvvisati e noiosi corsi teorici affidati spesso a personale inesperto e amico degli amici). Necessita istituire il profilo di assistente tecnico in tutte le scuole di ogni ordine e grado, e, in particolare la diffusione generalizzata del tecnico di laboratorio per tutte le scuole. I collaboratori scolastici devono aver riconosciuto nel proprio profilo professionale anche le attività che attengono ai rapporti relazionali con gli studenti, mediante percorsi formativi tesi a migliorarne le competenze in materia di prevenzione del disagio a scuola, proprio perchè essi ascoltano e interagiscono con gli studenti giornalmente e sono i loro primi confidenti. Finalmente si liberi la scuola dalle cooperative e si dia inizio ai bandi di concorso per l’immissione nei ruoli dello stato dei dipendenti ex lsu e appalti storici, modificando anche l’assurdo limite dei 10 anni di servizio, in quanto tutti coloro che svolgono attività  nelle scuole, all’atto della internalizzazione dei servizi di pulizia e di assistenza, devono ed hanno diritto ad essere inquadrati nello stato (si corre il rischio di altri pericolosi contenziosi che vedrebbero l’Amministrazione sicuramente soccombente). Per ora ci fermiamo qui, ed è già tanto se nella sua agenda trovassero spazio questi nostri appunti “di memoria”, perchè al di là di quanto le viene riferito nel “palazzo di Viale Trastevere, poi esiste la scuola che è sul campo giornalmente, che opera e che è costante punto di riferimento della società e delle famiglie….rifletta su questo…..

Buon Lavoro Ministro…….