Eravamo stati facili profeti…….alla scuola dopo il contentino della “doppia tredicesima”, finalizzata ad aumentare i consumi (se non proprio tutte le bollette e tasse di fine anno) per il 2023 non è previsto alcunchè !!!
Dopo Bianchi, infatti, pare che a Viale Trastevere si sia insediato un novello “bugiardino”. Infatti, gli ingenui (????) responsabili delle cosiddette sigle sindacali rappresentative, sono stati presi in giro e hanno preso in giro tutto il personale della scuola.
Nel testo della legge, all’articolo 90, si evince che sono stati stanziati solo 150 milioni di euro come somma aggiuntiva per il rinnovo del contratto 2019-21 a favore dell’Istruzione.
Nulla si dice e si prevede per il rinnovo del Ccnl 2022-24; non solo, non vi è traccia di alcun finanziamento per la scuola.
Valditara……anche lei verrà annoverato come il Ministro pinocchio ? Ci smentisca….se può….
Ecco le principali altre misure previste dalla legge di bilancio 2023
MISURE | CONTENUTO | BENEFICIARI | INVESTIMENTI/RISPARMI |
TAGLIO AL CUNEO FISCALE CONTRIBUTIVO | taglio tasse e contributi al lavoro dipendente al 3% per i redditi fino a 20 mila euro al 2% per i redditi fino a 35 mila, come oggi |
Tutto i risparmio va nelle buste paga dei lavoratori resta al 2% per i redditi fino a 35mila euro annui). L’incremento riguarda quindi solo i redditi fino a 20mila euro | 4,5 miliardi di euro |
RINNOVO BONUS SOCIALE BOLLETTE | rinnovo per il 1 trimestre il 2023 | con ISEE fino a 15 mila euro invece che 12mila | |
TAGLIO ONERI BOLLETTE |
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per tutti | |
RIDUZIONE DEL REDDITO DI CITTADINANZA |
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per i soggetti che sono in grado di lavorare | risparmio per circa 1500 milioni di euro |
TAGLIO IVA PRODOTTI DI PRIMA NECESSITA’ | riduzione IVA su pannolini , prodotti per l’infanzia e assorbenti al 5% (era stato portato al 10 dal Governo Draghi) | per tutti | |
AUMENTO IMPORTI ASSEGNO UNICO |
nel 2023 sarà maggiorato del 50% per il primo anno, e di un ulteriore 50% |
per le famiglie con 3 o piu figli | |
BONUS TV E DECODER | Si rinnova per il 2023 il bonus per rottamare vecchie tv e acquisto di decoder | per famiglie con ISEE fino a 20mila euro | |
CARTA RISPARMIO |
Si rifinanzia con 500 milioni il Fondo per la Carta risparmio destinata alla spesa alimentare |
per le famiglie meno abbienti, gestita dai Comuni | 500 milioni |
CONDONO FISCALE | Annullamento delle cartelle esattoriali fino a 1000 euro . Per quelle piu alte emesse dal 2020 sanzione solo del 5% |
per tutti | |
PENSIONI |
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Il costo totale della manovra si aggira sui 35 miliardi di euro
Si pensa di ricavare qualcosa dal taglio al reddito di cittadinanza che sembra destinato alla spesa per le pensioni anticipate con Quota 103.
Una misura iniqua e molto grave è quella contenuta nel disegno di legge relativa al blocco dell’indicizzazione delle pensioni
Infatti, pur di fare cassa e finanziarie misure a sostegno delle imprese, si colpiscono le pensioni.
Un decreto emanato appena un mese fa, dopo anni di blocco della rivalutazione delle pensioni, ufficializzava la rivalutazione delle pensioni del 7,3%, ma ecco che con la legge di bilancio il Governo prevede un taglio della perequazione per il 2023.
Una riduzione di potere d’acquisto che si traduce in una perdita di circa 450 euro l’anno per una pensione superiore a 4 volte il minimo (2.100 euro mensili lordi), ma inferiore a 5 volte (2.600 euro mensili lordi).
Tale decisione, comporta l’introduzione di un nuovo sistema di calcolo della rivalutazione delle pensioni che determina una riduzione dell’intero importo della pensione e perché introduce forti penalizzazioni per chi ha importi di poco superiori alle varie soglie.
Adottando questo nuovo sistema la rivalutazione del 7,5% delle pensioni opererebbe solo per quelle pensioni fino a 4 volte il minimo; l’80% del 7,5 % dell’inflazione per le pensioni complessivamente comprese tra 4 e 5 il minimo; il 55% dell’inflazione per le pensioni complessivamente comprese tra 5 e 6 volte il minimo; il 50% dell’inflazione per le pensioni complessivamente comprese tra 6 e 8 volte il minimo; il 40% dell’inflazione per le pensioni complessivamente comprese tra 8 e 10 volte il minimo; il 35% per le pensioni complessivamente superiori a 10 volte il minimo. A tal fine si fa presente che il trattamento minimo Inps è oggi pari a 525,38 euro mensili lordi, per cui è facile fare “due conticini” del furto perpetrato per i pensionati
Pensiamo, per esempio, che per una pensione di 2.600 euro lordi vi è una decurtazione di circa 35 euro mensili pari a 450 euro all’anno. per una pensione lorda di 3.100 si viene a decurtare circa 1.100 euro l’anno. Insomma, come al solito, cambiano i governi ma a pagare sono sempre i soliti noti…………gli evasori sempre al loro posto e ben protetti.