E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 29 dicembre il Decreto-legge n. 198/2022 recante “Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi” (c.d. decreto “Milleproroghe” – testo in calce), approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 21 dicembre.
Dalla lettura del testo si evidenzia che non contiene le annunciate modifiche a favore della Scuola pubblica e della norma che sbloccava la mobilità agli insegnanti vincolati per il prossimo anno scolastico.
Questo nonostante prima dell’approvazione del decreto in Cdm la norma (“la disposizione di cui all’articolo 13, comma 5, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59, si applica a decorrere dall’anno scolastico 2024/2025”) “era presente, tanto che la riunione prevista proprio a ridosso di Natale era stata annullata.
Insomma, al solito, i docenti sono vittime delle indecisioni, prese in giro e maltrattamenti da parte di tutti i Governi che si alternano con i Ministri a Viale Trastevere; basti pensare, fra l’altro, che nella legge di bilancio 2023 mentre vengono assegnati altri venti milioni di euro alle scuole paritarie infanzia, dopo che erano stati assegnati già 70 milioni per tutte le scuole paritarie, è stato effettuato il taglio, già messo in conto dal governo Draghi, pari a quasi 3,86 miliardi di euro nei prossimi tre anni sull’istruzione statale.
Ma non basta viene tagliato anche il fondo per il funzionamento della scuola, pari ad euro 4,2 milioni all’anno, per destinarlo, a decorrere dall’anno 2023, all’incremento dei compensi dei revisori dei conti delle istituzioni scolastiche …e sapete perchè ? Perchè i revisori dei conti nelle scuole sono Dirigenti e Funzionari del Ministero dell’Istruzione e del Mef….insomma cose di cosa nostra che legittima il furto per le risorse destinate al funzionamento delle scuole.