LINEE PROGRAMMATICHE MINISTRO BIANCHI: I PUNTI NODALI DEGLI INTERVENTI CHE IL GOVERNO INTENDE ATTUARE

Come già detto nel nostro precedente intervento, il Ministro Bianchi ha presentato le linee programmatiche che intenderebbe attuare durante il suo mandato.

Riassumiamo quelle che sono le azioni più importanti che il Ministro ha posto come obiettivi prioritari:

RECLUTAMENTO

Vi è l’intenzione di ridefinire e riorganizzare  le procedure concorsuali a regime per l’immissione in ruolo del personale scolastico, prevedendo una periodica continuità delle prove e stabilità delle cattedre, anche rafforzando, secondo modalità innovative, la formazione.

La riforma persegue l’obiettivo strategico di innalzare la qualità del sistema di istruzione del nostro Paese, attraverso il reclutamento di personale docente adeguato a formare giovani preparati ad affrontare le sfide del lavoro del prossimo futuro. Allo stesso tempo, sono previste soluzioni per il periodo transitorio, da realizzarsi attraverso l’istituzione di procedure mirate alle diverse forme, con esperienza di docenza a tempo determinato.

FORMAZIONE INIZIALE

Anche in tema di formazione il Ministro intende apportare modifiche alla formazione iniziale del personale docente della scuola, in particolare della scuola secondaria, incoraggiando – in sinergia con l’università – un nuovo modello di formazione, strutturato e stabile nel tempo. Gli insegnanti, gli studenti e le studentesse, le famiglie e la società hanno diritto a una scuola di qualità per tutti, che possa offrire a ognuno adeguate opportunità formative secondo i propri bisogni e risorse.

Pertanto, è fondamentale che la formazione iniziale degli insegnanti investa l’intera filiera, dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria e alla scuola secondaria. Il profilo dell’insegnante per la scuola dei nostri tempi richiede almeno le seguenti competenze: disciplinare, pedagogica, psicologica, metodologicodidattica, digitale, valutativa, organizzativa, relazionale, di ricerca e di documentazione, riflessiva.

Per il raggiungimento di tali competenze la formazione iniziale degli insegnanti dovrebbe integrare insegnamenti, laboratori, tirocinio diretto e indiretto, approfondimenti teorici di contenuti provenienti dalla ricerca più avanzata e di sperimentazione di pratiche in contesti simulati, immersione nel contesto scolastico, accompagnata da riflessioni sulle pratiche, garantendo la costante correlazione, sinergia e alternanza. Un’attenzione particolare sarà dedicata alla formazione degli insegnanti specializzati per il sostegno agli alunni con disabilità, nell’ottica di corrispondere al bisogno sempre più ampio della scuola e delle famiglie e nella prospettiva dell’inclusione.

FORMAZIONE CONTINUA

Un’ulteriore priorità riguarda la definizione di un nuovo impianto del sistema di sviluppo professionale dei docenti e del personale ATA nella direzione di un’attenzione alla co-progettazione con gli organi collegiali all’interno del quadro normativo dell’autonomia scolastica.

Per questa ragione, tra le azioni correlate al PNRR è stata prevista la riforma del sistema di formazione in servizio per lo sviluppo professionale e di carriera del personale della Scuola. La riforma mira a costruire un sistema di formazione di qualità in linea con gli standard europei, il cui coordinamento sarà affidato ad un organismo qualificato (Scuola di Alta Formazione) dotato di un comitato tecnico-scientifico che coinvolgerà INDIRE, INVALSI, Università italiane e straniere.

Le azioni formative per gli insegnanti saranno accompagnate dalla realizzazione di un sistema digitale per la documentazione delle esperienze professionali e dei percorsi di formazione.

Per quanto riguarda la formazione dei dirigenti si sottolinea la necessità di contemperare la formazione alla leadership educativa con quella organizzativa e gestionale.

Alla riforma si accompagna uno specifico progetto di investimento per promuovere lo sviluppo delle competenze digitali del personale della Scuola, al fine di accelerare la trasformazione digitale dell’organizzazione scolastica e dei processi di apprendimento.

RIFORMA DEL MINISTERO ISTRUZIONE

Il Ministero e gli Uffici Scolastici Regionali devono fungere, rispettivamente, da cabina di regia e da cinghia di trasmissione per permettere agli erogatori del servizio di operare potendo contare su strutture di supporto solide. 

Infine, è indispensabile una razionalizzazione e semplificazione normativa, che consenta agli operatori di poter avere coordinate meno complesse, dal punto di vista interpretativo, sul piano giuridico.