Cosa pensare e come giudicare un Ministro che, in quanto a “chiacchiere e distintivo”, è sicuramente il primo della classe mentre per quanto riguarda i fatti invece lascia molto ma molto a desiderare?
Vogliamo parlare infatti del rinnovo del contratto ? vogliamo parlare del contratto sulla mobilità? vogliamo parlare delle mascherine promesse alle scuole ? vogliamo parlare “del tutti in cattedra al 1^ settembre”? vogliamo parlare della riforma del reclutamento e sistemazione dei precari ? vogliamo parlare dello svolgimento dei concorsi ? vogliamo parlare del suo nulla assoluto ? Ebbene ….se solo facciamo riferimento a questi argomenti ci rendiamo conto che l’allocuzione gli calza a pennello !!!
Una riprova ci viene, fra le tante, proprio dallo svolgimento del concorso ordinario per docenti scuole secondarie 2020
Basti pensare che circa 430 mila candidati, che aspirano a diventare docenti a tutti gli effetti nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado, sono in attesa da 2 anni per sostenere le prove d’esami. E passi pure che la pandemia ha bloccato per 1 anno tale svolgimento, e passi pure che il decreto Brunetta ha costretto a rivedere il decreto relativamente allo svolgimento delle prove d’esame, ma il problema vero è che a fine Febbraio 2022 siamo ancora in attesa di conoscere i tempi e le sedi dove avranno luogo i concorsi.
E’ inconcepibile che non debbano essere coperti i 33 mila posti articolati nelle diverse classi di concorso, è assurdo pensare alla falcidia dei concorrenti che vi è stata per le classi di concorso Stem nelle prove d’esame di questa estate, con quesiti assurdi e non previsti nel programma d’esame, è assurdo pensare che è stato annunciato già il nuovo concorso ordinario 2022 ma quello del 2020 non è ancora ai nastri di partenza per quanto attiene allo svolgimento.
Eppure lo snellimento nelle prove introdotto dall’articolo 10 del Decreto 44/2021 (convertito in legge 76/2021), con la previsione di una sola prova scritta computer-based e una successiva prova orale, dovrebbe essere lo strumento attraverso cui i 33 mila posti dovrebbero essere coperti entro il 31 luglio, per assicurare la nomina agli aspiranti che da 2 anni aspettano di partecipare al concorso. Insomma, da novembre che è stato pubblicato il decreto 44, sono trascorsi ben 3 mesi e non si riesce a mettere su 50 quesiti a risposta multipla di cui 40 per l’accertamento delle competenze disciplinari relative a ciascuna classe di concorso, 5 per l’accertamento delle conoscenze della lingua inglese a livello B2 e 5 per l’accertamento delle competenze digitali, per svolgere il concorso. Eppure in altre amministrazioni sono stati svolti i concorsi anche in piena pandemia, adottando le necessarie misure di sicurezza.
Da parte nostra, pur nutrendo non poche perplessità sull’utilizzo “della cultura del testing”, in quanto sicuramente le competenze si dimostrano meglio attraverso prove più articolate, attraverso rapporti interlocutori con gli esaminatori, non possiamo non sottolineare che il dicastero guidato dal Ministro Bianchi dimostra ancora una volta la sua totale inefficienza e pachidermica azione amministrativa, fatta di ritardi, di utilizzo di logaritmi sbagliati, di norme poco chiare e disinteresse per i reali problemi delle scuole.
Per fortuna, poi, che questo è il governo dei migliori, pensiamo un pò se fosse stato il governo dei normali….o meglio vuoi vedere che al paese serve solo gente “normale” dotata di buon senso e che rifugge dalle “chiacchiere e distintivi”?