In un nostro precedente articolo avevamo pubblicato la bozza della circolare che il Miur stava approntando per fornire indicazioni alle scuole in materia di organizzazione scolastica durante il periodo di sospensione delle lezioni. Tale nota, dopo alcune modifiche, è stata ora ufficializzata, in modo da avere comportamenti unitari su tutto il territorio e dettare linee di comportamenti adeguati al delicato momento che sta vivendo il nostro paese.
Un invito ci sentiamo di fare in questa circostanza: Il momento è particolare, dobbiamo dare tranquillità a tutti ed affrontare serenamente la delicata situazione. In particolare, le famiglie hanno necessità di sentire la scuola vicina e gli studenti devono essere resi responsabili e consapevoli, in primis dalle stesse famiglie, che non si tratta di “vacanze” ma di necessità assoluta di evitare di sostare in luoghi affollati e adottare misure e profilassi che ci vengono indicate dalle organismi sanitari. A questo, poi, si deve accompagnare l’azione della scuola, dai dirigenti scolastici, che sono invitati a non intraprendere azioni e iniziative non funzionali al servizio scolastico, convocando docenti al solo scopo di “vederli a scuola”, bensì coinvolgendoli in un processo che miri ad adottare valide iniziative tese a fornire, nei modi più appropriati, il servizio scolastico anche in modalità online. Dal canto loro, chiediamo ai docenti di non trincerarsi in inutili comportamenti tipo la quantificazione delle ore di impegno e di attività funzionali. Nel rispetto degli obblighi di servizio, in ogni caso, la scuola deve essere in prima linea come lo sono i medici e tutto il personale sanitario. Tutta la scuola deve sentirsi “medico degli studenti”, ed è proprio in questa visione etica e di corresponsabilità del ruolo che gli operatori scolastici rivestono che deve essere indirizzato l’impegno di tutti. Anche il personale ATA deve essere coinvolto in questa missione, per cui non sono nemmeno condivisibili alcune decisioni assunte da talune scuole circa “l’obbligo di costringere a prendere ferie o recuperi di ore” (a meno che per esigenze familiari ne venga fatta esplicita richiesta) al personale ausiliario durante il periodo di sospensione delle lezioni, anzi, tutt’altro, deve essere questo il periodo in cui, in assenza degli studenti, devono essere adottate iniziative per sanificare e pulire in maniera più adeguata i locali scolastici. Anche al personale amministrativo, ove necessiti di dover usufruire del cosiddetto “lavoro agile” in quanto ha figli minori da accudire, deve essere concesso tale beneficio previsto proprio dalle misure governative. Forse, anzi siamo sicuri, che molte volte non sono necessarie nè note, nè ordini di servizio affinchè “la scuola si senta comunità” e ” in prima linea”, ma si utilizzi solo buonsenso e capacità manageriali di coinvolgimento e condivisioni delle scelte più opportune per assicurare in ogni caso il servizio scolastico.
Auguriamoci che con la nostra dedizione, il nostro senso di responsabilità e l’impegno degli organismi sanitari , questo “brutto momento” possa al più presto passare e si ritorni alla vita quotidiana scolastica che, pur fra mille difficoltà, mai come in questo periodo “ci manca veramente”.