L’UST di Foggia ha fornito delucidazioni alle scuole in ordine alla valutazione del servizio prestato dagli ex lsu o dipendenti delle cooperative stabilizzati quali collaboratori scolastici.
Con la nota, viene chiarito che per il servizio reso antecedentemente alla stabilizzazione, sia esso quale ex lsu che da dipendente ditte, esclusivamente ai fini della mobilità e graduatorie interne di istituto, viene riconosciuto il punteggio anche per il personale immesso in ruolo nel profilo di collaboratore scolastico a seguito delle procedure di internalizzazione di cui all’articolo 58, comma 5 ss, del decreto-legge n. 69 del 2013, per i servizi di pulizia e ausiliari svolti, presso le istituzioni scolastiche ed educative statali, in qualità di dipendente di imprese titolari di contratti per lo svolgimento dei predetti servizi. Al personale in questione non compete, invece, il punteggio per la continuità di servizio anche per il servizio prestato nelle istituzioni scolastiche in qualità di dipendente delle imprese di pulizie.
Orbene, occorre precisare che la predetta valutazione non attiene (ben avrebbe fatto la nota a chiarirlo) alla valutazione come servizio non di ruolo, bensì il servizio “de quo” è valutato secondo il punteggio riportato nella lettera c) della tabella di valutazione dei titoli di servizio e cioè punti 1 ogni anno di servizio, cioè prestato a qualsiasi titolo in Pubbliche Amministrazioni o negli Enti Locali .
Certamente, un escamotge, escogitato dal Ministero e dalla CISL, per lavarsi le mani e non affrontare il vero problema di detto personale relativamente ai tanti anni svolti quali ex lsu ma con mansioni da collaboratori scolastici alle dipendenze della scuola e non certo alle dipendenze di Amministrazioni Pubbliche.