LAVORO: LA PAUSA CAFFÈ NON È REATO
Così il Gup di Como, Maria Luisa Lo Gatto, come riporta Il Giorno, ha assolto alcuni dipendenti dell’amministrazione locale dalle accuse di truffa e falso ai danni dell’ente pubblico perché il fatto non costituisce reato. I lavoratori erano stati beccati a timbrare il cartellino di entrata e uscita per dirigersi al bar di fronte alla sede del comune per bere un caffè. La vicenda, a seguito di un servizio di un giornale locale, era finita in procura. Ma per il giudice lariano, il danno prodotto dai dipendenti quantificato in un’assenza di pochi minuti (e pari a circa 7 euro) era tale da configurare una inoffensività oggettiva della condotta. Il provvedimento ricorda, infatti, che la pausa caffè, a condizione che sia di breve durata, non solo non può essere ritenuta una condotta offensiva del “bene giuridico tutelato”, ossia dell’efficienza della P.A., giacchè non integra una “interruzione del servizio – tale da – influire sul rendimento del dipendente” ma è “tollerata dai contratti di lavoro – nazionali – e dalla giurisprudenza” (cfr. Cass. n. 4509/2012) quale “momento di necessario ristoro – e di recupero – delle energie lavorative”. E ciò sia se la pausa avviene presso o in prossimità del luogo di lavoro.
AVVOCATO SI CANCELLA DALL’ALBO PER FARE IL BECCHINO
E’ quanto è avvenuto a Verona, dove un legale si è cancellato dall’ordine per partecipare ad un concorso comunale bandito per coprire un posto di becchino. A parlarne, in un convegno ad hoc organizzato alla Liuc di Castellanza, sulla crisi delle professioni è il presidente dell’ordine degli avvocati di Busto Arsizio, Angelo Proserpio.
PUÒ ESSERE DISDETTATO L’ACCORDO SINDACALE SUL PREMIO DI RISULTATO
Il datore di lavoro può dare disdetta all’accordo collettivo aziendale che ha istituito un premio di risultato se tale facoltà è prevista dall’intesa originaria e viene esercitata entro i termini pattuiti tra le parti. Tribunale di Napoli (sentenza 342/2017 pubblicata il 7 febbraio).
EQUITALIA DEVE A POSTE ITALIANE LE COMMISSIONI SUI VERSAMENTI ICI DAL 2001
Equitalia deve a Poste Italiane le commissioni sui versamenti Ici, la vecchia imposta sugli immobili, per il periodo successivo al 2001 mentre non le deve dal ’97 al 2001. Lo ha stabilito la I sezione civile della Corte di Cassazione con la sentenza 21 febbraio 2017 n. 4408.
LICENZIAMENTO DELLA DIPENDENTE SCORRETTA
ANCHE SE INVALIDA
È legittimo il licenziamento di una dipendente che violi reiteratamente gli obblighi di diligenza e correttezza nell’esecuzione della prestazione lavorativa anche se affetta da una invalidità parziale. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con la sentenza del 20 febbraio 2017 n. 4315, respingendo il ricorso di una cameriera d’albergo.
VIETATI I CONTROLLI INDISCRIMINATI SU E-MAIL E SMARTPHONE AZIENDALI
Il Garante per la protezione dei dati personali ha pubblicato la Newsletter n. 424 del 17 febbraio 2017, con la quale, tra le altre cose, ha ribadito che l’accesso in maniera indiscriminata alla posta elettronica o ai dati personali contenuti negli smartphone in dotazione al personale, da parte del datore di lavoro, è un comportamento illecito. Nel disporre il divieto l’Autorità ha affermato che il datore di lavoro, pur avendo la facoltà di verificare l’esatto adempimento della prestazione professionale ed il corretto utilizzo degli strumenti di lavoro da parte dei dipendenti, deve in ogni caso salvaguardarne la libertà e la dignità, attenendosi ai limiti previsti dalla normativa. La disciplina di settore in materia di controlli a distanza, inoltre, non consente di effettuare attività idonee a realizzare, anche indirettamente, il controllo massivo, prolungato e indiscriminato dell’attività del lavoratore. I lavoratori, poi, devono essere sempre informati in modo chiaro e dettagliato sulle modalità di utilizzo degli strumenti aziendali ed eventuali verifiche.
20.215 PENSIONAMENTI NELLA SCUOLA PREVISTI
DAL 1° SETTEMBRE 2017
Come leggiamo su “La Repubblica”, il numero totale dei pensionamenti dei docenti, a partire dal 1° settembre 2017, è pari a 20.215. Nello specifico, andranno in pensione: 2.594 insegnanti della scuola dell’infanzia, 5.807 insegnanti della scuola primaria, 5.378 docenti della scuola secondaria di primo grado; 6.436 docenti della scuola secondaria di secondo grado. I numeri sopra riportati sono provvisori, in quanto le domande di pensionamento devono essere ancora vagliate ed accettate.
DICHIARAZIONE INTEGRATIVA:
IL NUOVO TERMINE LUNGO
La dichiarazione dei redditi può essere rettificata entro cinque anni, indipendentemente dal fatto che la dichiarazione integrativa sia a favore o sfavore: è una delle principali novità in materia fiscale contenute nel decreto 193/2016, operativa da quest’anno in dichiarazione dei redditi. Il riferimento normativo è l’articolo 5 del decreto fiscale. La novità è recepita nei modelli dichiarativi di quest’anno, relativi al periodo di imposta 2016. Le relative correzioni, di conseguenza, potranno essere presentate entro il 31 dicembre 2022. Salva l’applicazione delle sanzioni e ferma restando l’applicazione dell’articolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472.
A CURA DI ANTONINO SERGI
FLP MINISTERO DEL LAVORO