Continua imperterrito il Presidente Emiliano nell’emanare ordinanze sulle modalità di aperture delle scuole, nonostante le criticità sollevate in seno alla VI COMMISSIONE consiliare della Regione Puglia da parte di tutti gli intervenuti (in primis la nostra organizzazione sindacale) come dire “parlate voi….tanto faccio come credo…”, insomma più che “un governatore…un …dittatore”
Rispetto, infatti, alle precedenti ordinanzE non si riscontrano novità. Viene ribadito che, nonostante il DPCM, la didattica in presenza non può essere imposta alle famiglie degli alunni sia del primo grado che del secondo grado che, quindi, sono libere di scegliere quale modalità utilizzare “quasi giornalmente e secondo le esigenze”
Quindi dall’8 al 20 febbraio incluso, l’attività didattica ed educativa per i servizi educativi per l’infanzia, per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione, per i Cpia (centri provinciale per istruzione adulti), si deve svolgere in applicazione del Dpcm 14 gennaio ma, ecco la “emilianata”, tuttavia le Istituzioni scolastiche del primo ciclo di istruzione, nonché i Cpia, ‘‘garantiscono comunque il collegamento online in modalità sincrona per tutti gli alunni le cui famiglie, o loro stessi ove maggiorenni nel caso dei Cpia, richiedano espressamente di adottare la didattica digitale integrata, tenendo presente che a coloro che hanno chiesto ladidattica digitale integrata, non può essere imposta la didattica in presenza”.
Le Istituzioni Scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, in modo che ”l’attività didattica in presenza venga svolta nel limite del 50% della popolazione scolastica.”
Con decorrenza dall’8 febbraio e sino a tutto il 20 febbraio 2021:
- L’attività didattica ed educativa per i servizi educativi per l’infanzia, per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione, per i CPIA, si deve svolgere in applicazione del D.P.C.M. 14 gennaio 2021, salvo quanto previsto al successivo punto 2;
- Le Istituzioni scolastiche del primo ciclo di istruzione e i CPIA garantiscono comunque il collegamento online in modalità sincrona per tutti gli alunni le cui famiglie, o loro stessi ove maggiorenni nel caso dei CPIA, richiedano espressamente di adottare la didattica digitale integrata, tenendo presente che a coloro che hanno chiesto la didattica digitale integrata, non può essere imposta la didattica in presenza. Tale scelta è esercitata una sola volta e per l’intero periodo di vigenza delle presenti disposizioni, salvo deroga rimessa alle valutazioni del Dirigente scolastico;
- Le Istituzioni Scolastiche secondarie di secondo grado, adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, in modo che l’attività didattica in presenza venga svolta nel limite del 50% della popolazione scolastica. A tal fine, nell’ambito della propria autonomia, le istituzioni scolastiche organizzano le attività scolastiche, applicando preferibilmente la percentuale ad ogni singola classe e garantendo comunque la didattica digitale integrata per tutti gli studenti le cui famiglie ne facciano richiesta, tenendo presente che a coloro che hanno chiesto la didattica digitale integrata, non può essere imposta la didattica in presenza. Tale scelta è esercitata una sola volta e per l’intero periodo di vigenza delle presenti disposizioni, salvo deroga rimessa alle valutazioni del Dirigente scolastico. Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dell’istruzione n. 89 del 7 agosto 2020, e dall’ordinanza del Ministro dell’istruzione n. 134 del 9 ottobre 2020, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata;
Sul punto riscontriamo come in molte scuole non sono le famiglie a scegliere ma gli stessi studenti, i quali, in possesso dei documenti di identità dei genitori e degli accessi alle mail di famiglia inviano alle scuole istanze per continuare a fare didattica a distanza con la conseguenza che abbiamo classi con 2/4 alunni in presenza e 20 a distanza, con BUONA PACE DEL DOCENTE che deve inventarsi contemporaneamente una “DID e DAD !!!!”
Abbiamo ribadito, in sede di audizione alla VI Commissione della Regione, che l’unica via d’uscita a questa “assurda situazione” è certamente il ritorno alla DIDATTICA IN PRESENZA, ma occorre impegno concreto affinchè entro il mese di marzo la Regione assicuri per tutto il personale scolastico la vaccinazione e sistemi efficaci di sicurezza e prevenzione, ivi compresi tamponi da effettuare nelle scuole agli studenti secondo tempistiche cadenzate e verificate.