Una vera e propria minaccia, nemmeno tanto velata, è contenuta nella O.M. con cui si disciplinano i trasferimenti per l’a.s. 2021/2022, che ripete quanto già riportato nella precedente relativa all’a.s. 2020/2021.
Evidentemente tale minaccia sin dall’anno scorso è passata inosservata anche quelle cosiddette sigle sindacali che si considerano rappresentative del personale (ma è sfuggito o lo sapevano, quindi correi della minaccia…?), quelle, cioè, che hanno permesso di gestire la produzione delle domande in soli e scarsi 10 giorni, alla faccia della tutela del personale.
E veniamo alla minaccia
Nell’Ordinanza Ministeriale all’art.4 comma 17 è così precisato “In caso di attestazione di invalidità personale, l’Amministrazione si riserva di valutare eventuali rinvii alla competente commissione medica regionale per verificare eventuali profili di inidoneità all’insegnamento”
In sostanza, l’Amministrazione, per coloro che producono domanda corredata da situazioni mediche attestanti diritto di precedenza (cure continuative, malati oncologici, art.21 legge 104, etc) si RISERVA LA POSSIBILITA’ DI SOTTOPORRE A VISITA MEDICA L’INTERESSATO PER ACCERTARE SE LO STESSO E’ IDONEO ALL’INSEGNAMENTO E, PER L’EFFETTO, OVE L’ORGANO MEDICO DEPUTATO AL CONTROLLO DOVESSE DECIDERE PER UNA EVENTUALE INIDONEITA’, PROCEDERE AL LICENZIAMENTO.
Un grave comportamento “deplorevole” perchè intende colpire e “intimorire” il personale che, non per propria colpa, ha patologie invalidanti e cerca di ricongiungersi con il proprio nucleo familiare.
Abbiamo, sull’argomento, interessato il nostro ufficio legale per accertare la “legittimità” di tale norma contenuta nella citata ordinanza, e le eventuali azioni da intraprendere a tutela del personale beneficiario del diritto di precedenza; diritto riconosciuto dalla legge e da contratto di lavoro.