GRANDE RISALTO HA AVUTO, SUI MEDIA NAZIONALI, LA LETTERA DI 600 DOCENTI UNIVERSITARI A PROPOSITO DEL DEFICIT DEI NOSTRI STUDENTI PER “IL NON SAPER SCRIVERE IN ITALIANO”.
BENE, ANZI MALE, SI TRATTA DI UNA LETTERA APPROSSIMATIVA, CHE NON COGLIE IL REALE PROBLEMA DELLA SCUOLA ITALIANA. LA FLP SCUOLA DI FOGGIA, PER QUANTO LE RIGUARDA, FA PROPRIO QUANTO SCRITTO DA ALESSANDRA CERINI SUL SUO PROFILO FACEBOOK E CHE, IN POCHE RIGHE, FORNISCE UNA REALE SPIEGAZIONE DEL PROBLEMA E FA UNA ANALISI DELLA SITUAZIONE.
RIPORTIAMO QUANTO AFFERMATO DALLA PROF.SSA ALESSANDRA CERINI:
” All’università errori da terza elementare…..
Impazza sulla stampa la lettera firmata da 600 docenti universitari, oltre che dall’ineffabile Paola Mastrocola ( “La scuola raccontata al mio cane” ), in cui si lancia il grido di dolore “i giovani non sanno più scrivere!” Con i dovuti distinguo, c’è molto di vero. Ma quello che infastidisce è il tentativo più o meno velato di buttare la croce solo su scuola primaria e secondaria di 1° grado. Si chiede““il raggiungimento, al termine del primo ciclo, di un sufficiente possesso degli strumenti linguistici di base da parte della grande maggioranza degli studenti”, a tale scopo si propone “una revisione delle indicazioni nazionali che dia grande rilievo all’acquisizione delle competenze di base”. Bene e dopo? Queste persone si sono mai poste il problema dei curricoli bulimici nella secondaria di 2° grado,dove vige l’assenza di opzionalità, e da anni si procede con aggiunte? Queste persone hanno mai letto le Indicazioni per l’italiano nei licei? Uno studente di 15-16 anni nel primo biennio dovrebbe studiare:
1. i poemi omerici,
2. la tragedia attica del V secolo,
3. l’Eneide,
4. qualche altro testo di primari autori greci e latini, specie nei Licei privi di discipline classiche,
5. la Bibbia
6. la poesia religiosa, i Siciliani, la poesia toscana prestilnovistica.
7. i Promessi Sposi di Manzoni
8. altre letture da autori di epoca moderna anche stranieri
E “ attraverso l’esercizio sui testi deve iniziare ad acquisire le principali tecniche di analisi (generi letterari, metrica, retorica, ecc.)”
Ed ora, con il decreto sulla cultura umanistica, andremo ad “aggiungere” altri insegnamenti, senza modificare il curricolo!
Siamo seri!”
COME NON ESSERE D’ACCORDO…..