PROROGATO LO STATO DI EMERGENZA AL 31 MARZO 2022

Stato di emergenza prorogato al 31 marzo 2022. La bozza del decreto sul tavolo del Consiglio dei ministri, da poco iniziato a Palazzo Chigi, conferma il congelamento di altri tre mesi dello stato di emergenza e di tutto quel che ne consegue. Ecco cosa prevede:

“In considerazione del rischio sanitario connesso al protrarsi della diffusione degli agenti virali da Covid-19, lo stato di emergenza dichiarato con deliberazione del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, è ulteriormente prorogato fino al 31 marzo 2022”.

“Nell’esercizio dei poteri derivanti dalla dichiarazione dello stato di emergenza il Capo del Dipartimento della protezione civile e il Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e il contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19” adottano “anche ordinanze finalizzate alla programmazione della prosecuzione in via ordinaria delle attività necessarie al contrasto e al contenimento del fenomeno epidemiologico da Covid-19”.

Fino al 31 marzo 2022 sono prorogati i congedi parentali al 50% per i genitori con figli in quarantena causa Covid ed è prorogata anche la possibilità di smart working per i lavoratori fragili.

Con decreto ministeriale, “da adottare entro trenta giorni, sono individuate le patologie croniche con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità, in presenza delle quali, fino al 31 marzo 2022, la prestazione lavorativa è normalmente svolta in modalità agile, anche attraverso diversa mansione, e specifiche attività di formazione professionale sono svolte da remoto”.

Fino al 31 marzo resta la possibilità di limitare gli spostamenti delle persone, “su specifiche parti del territorio nazionale ovvero, occorrendo, sulla totalità di esso”.

Nel decreto, dove non ci sono misure aggiuntive per frenare la nuova ondata, sono inoltre previsti, all’articolo 6, sei milioni da destinare al ministero della Difesa per allestire, in un sito militare individuato dal commissario Figliuolo, uno stock di vaccini.

“Al fine di assicurare il potenziamento delle infrastrutture strategiche per fronteggiare le esigenze connesse all’epidemia da COVID-19 e garantire una capacità per eventuali emergenze sanitarie future – si legge infatti nella bozza – è autorizzata, per l’anno 2022, la spesa di 6 milioni di euro per la realizzazione e l’allestimento, da parte del Ministero della difesa, di una infrastruttura presso un sito militare, individuato dal Commissario di cui all’articolo 122 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, d’intesa con il Ministero della difesa, idoneo a consentire lo stoccaggio e la conservazione delle dosi vaccinali per le esigenze nazionali”.