RIDUZIONE POSTI IN ORGANICO DEI COLLABORATORI SCOLASTICI: COSA HA COMUNICATO IL MINISTERO ALLE COSIDDETTE OO.SS. RAPPRESENTATIVE

Nella giornata di ieri il MIM ha fornito una preliminare informativa alle cosiddette OO.SS. rappresentative della scuola in ordine alla riduzione dei posti in organico per il profilo di collaboratore scolastico per l’a.s. 2025/2026

Come è noto, questa riduzione è frutto della norma contenuta nella legge finanziaria 2025 che, ricordiamo, introduce cambiamenti per il sistema scolastico italiano e in particolare per gli organici docenti e ATA.

Tra le principali novità figurano proprio le riduzioni dell’organico, che interesseranno sia i docenti che il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA).

A partire dall’anno scolastico 2025/2026, è prevista una riduzione complessiva di 5.660 posti nell’organico dei docenti. Questa misura, stabilita nell’ambito della Legge 13 luglio 2015, n. 107, riguarda specificamente l’organico dell’autonomia e sarà regolata attraverso decreti congiunti del Ministero dell’Istruzione e del Merito e del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Ciò comporterà problemi per i  docenti di ruolo (le nuove assunzioni) e gli insegnanti di sostegno, che potrebbero risentire di una riduzione delle risorse disponibili, altro che consolidamento dei posti di sostegno in deroga nell’organico di diritto.

Ovviamente, un minor numero di posti porterà inevitabilmente ad un aumento del numero di alunni  per classe con le ovvie conseguenze in termini di ricaduta sul piano didattico e formativo.  

Ma non basta, la Legge di Bilancio prevede anche una diminuzione di 2.174 posti per il personale ATA, con decorrenza dall’anno scolastico 2026/2027. Questi tagli saranno definiti attraverso una revisione dei criteri e dei parametri per l’organico ATA, stabiliti mediante decreto ministeriale.

Nelle scuole avremo un aumento del carico di lavoro con conseguenze sul piano della gestione dell’attività dei servizi. 

A fronte di tale ultima situazione del personale ata,  il ministero ha fornito ai cosiddetti sindacati rappresentativi una prima informativa su due decreti che riguardano gli organici del personale ATA per l’a.s. 2025/26.

Il primo riguarda l’applicazione di quanto prevede l’ultima Legge di Bilancio, ossia il taglio di 2.174 posti a decorrere dal 2026/2027. Il decreto applicativo di tale disposizione dev’essere emanato adesso, anche se il taglio avrà effetto sull’organico solo a partire dall’a.s. 2026/27.

La proposta del ministero prevede una modifica dei parametri per l’assegnazione dei posti di collaboratore scolastico, che oggi si calcolano in base al DM 181 del 2016, prevedendo la riduzione di un posto per ciascuna istituzione scolastica del secondo ciclo (licei, tecnici e professionali). Non sono previste invece riduzioni nelle scuole del primo ciclo, né sull’organico di assistenti amministrativi e tecnici.

Il secondo decreto riguarda l’applicazione del CCNL e in particolare l’introduzione della dotazione organica per le nuove figure di Operatore scolastico e di Funzionario, operazione per la quale sono disponibili 36,9 milioni di euro.

La proposta del ministero prevede che l’ organico degli operatori scolastici sia costituito attraverso la trasformazione di 42.110 posti di collaboratore scolastico in posti del nuovo profilo di operatore, in modo da disporre di un posto di operatore per ogni plesso scolastico. Ciò comporta una spesa che supera di poco i 25 milioni di euro.

I restanti 11 milioni sarebbero destinati a dare copertura all’istituzione di 308 nuovi posti di funzionario, aggiuntivi rispetto all’organico già previsto per i Funzionari con incarico di DSGA. Posti nuovi, dunque, che non intaccherebbero la consistenza dell’attuale organico di assistenti amministrativi.

I posti di operatore scolastico sarebbero coperti con progressione verticale dall’area dei collaboratori, mentre i posti di funzionario sarebbero destinati allo scorrimento delle graduatorie della progressione verticale dello scorso anno, riservata agli amministrativi facenti funzione che si trovano in graduatoria senza però risultare vincitori.

Una successiva riunione è prevista per il 19 marzo

Insomma si va incontro comunque a tagli e,  nel contempo, si cerca di “addolcire la pillola” con l’istituzione della nuova figura di operatore scolastico.

Si dimentica che ben altri sono stati i tagli quest’anno per il personale ata  atteso che oltre 6mila collaboratori scolastici e 3mila assistenti amministrativi e tecnici, previsti dall’organico aggiuntivo Pnrr e Agenda Sud, in servizio fino allo scorso mese di giugno non siano stati mai confermati. A questi tagli ora si aggiungono i tagli di  2.174  posti  inseriti nella legge di bilancio e i circa 1000 posti di Ata che hanno ottenuto il distacco in altri comparti pubblici, sulla base del decreto Sport e scuola, per i quali non è possibile conferire supplenze.

Ricordarsi di tutte queste cose nelle prossime elezioni RSU non sarebbe sbagliato!!! ma lo farà mai il personale della scuola o continuerà a far imbonire dalle cosiddette OOSS rappresentative, però, dei propri privilegi “antidemocratici”?