L’UST DI FOGGIA ha pubblicato la nota relativa all’organico di fatto del personale ata.NOTA UST ORGANICO DI FATTO ATA
Rispetto agli anni decorsi, in cui venivano assegnati a livello regionali posti in deroga per poi essere suddivisi fra le varie province (in genere Bari e Taranto la facevano da leone ……), per l’a.s. 2021/2022 le istituzioni scolastiche potranno indicare le necessità di posti per i vari profili professionali (DSGA eccetto ovviamente) necessari per assicurare il normale svolgimento dei servizi generali, amministrativi e tecnici. L’UST DI FOGGIA, dovrà quindi, secondo il Ministero, valutare le richieste formulate dai dirigenti scolastici e procedere all’adeguamento in parola secondo i seguenti criteri:
– prioritariamente garantire le esigenze connesse alla presenza di alunni con disabilità;
– garantire le necessarie condizioni di sicurezza e di incolumità degli alunni, nelle situazioni in cui non sia possibile in altro modo;
– salvaguardare il regolare funzionamento, anche amministrativo, delle istituzioni scolastiche con un elevato numero di plessi anche al fine di garantire la copertura dei tempi scuola previsti dai piani triennali dell’offerta formativa;
– assicurare un adeguato livello di sicurezza nell’utilizzo dei laboratori, fornendo il numero necessario di assistenti tecnici;
– tenere conto delle situazioni di disagio legate a specifiche situazioni locali.
I dirigenti scolastici, inoltre, dovranno anche considerare le variazioni alunni O.F. (2021-22) rispetto all’organico di diritto a.s. 2021-22, nonché l’intervenuta internalizzazione ovvero i corrispondenti posti accantonati e ogni altra possibile valutazione.
Riteniamo, in ogni caso, che la responsabilità circa l’aumento dei posti in organico di fatto debba essere una prerogativa dei Dirigenti Scolastici e che non debba esserci alcuna valutazione “soggettiva il più delle volte” dell’ufficio periferico del Ministero, in quanto i dirigenti hanno una diretta valutazione delle situazioni della scuola che non possono essere del tutto ricondotte sotto “l’alea di una valutazione esterna” che non ha conoscenza diretta delle problematiche di ciascuna scuola. Valuteremo attentamente quelle situazioni in cui, a fronte della richiesta delle scuole – debitamente motivate-, non ci sia una conferma delle stesse, rispetto a situazioni che non rispondono a criteri sopra enunciati cui, viceversa, spesso vengono tenute in considerazione con motivazioni estranee ai criteri dettati dal Ministero.