Alcuni giorni fa abbiamo riportato la notizia della possibilità che non venga somministrata la seconda dose di vaccino al personale della scuola; ciò a seguito dell’incontro tenuto dalle OO.SS., quelle cosiddette rappresentative, con il Ministero dell’Istruzione.- Leggi qui l’articolo –
Ora, a fronte di tale “possibile e concreta decisione” , ci permettiamo di far rilevare:
a) Teniamo conto che circa 400 mila personale della scuola è ancora in attesa di ricevere la prima dose del vaccino;
b) Aggiungiamo tutti coloro che saranno assunti a settembre e che molto probabilmente non avranno nemmeno avuta somministrata la prima dose perchè non erano in servizio nel corrente anno scolastico;
c) Ritenuto che, come apprendiamo da studi sulla durata di immunità a seguito della somministrazione della prima dose del vaccino, tale protezione per la maggior parte delle persone è di almeno 6/8 mesi;
d) Rilevato che la prima dose di vaccino è stata somministrata al personale della scuola fra il mese di Febbraio/marzo;
VOGLIAMO CHIEDERE
AL PREMIER DRAGHI, AL MINISTRO SPERANZA, AL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE, COME SI PENSA DI APRIRE IN SICUREZZA LE SCUOLE IL 1^ SETTEMBRE 2021 CON LA PRESUNTA DIMINUZIONE EFFETTIVA DELLA PROTEZIONE ASSICURATA DALLA PRIMA DOSE DEL VACCINO, ATTESO CHE, COME COMUNICATO A QUELLE OO.SS. CHE SI DEFINISCONO RAPPRESENTATIVE DEL PERSONALE SCOLASTICO, LA SECONDA DOSE NON VERREBBE SOMMINISTRATA SECONDO LA TEMPISTICA COMUNICATA ALL’ATTO DELLA SOMMINISTRAZIONE DELLA PRIMA DOSE.
Evidentemente, il governo Draghi, di fronte ai problemi che caratterizzano la campagna vaccinale in atto, ha deciso di procedere con tutte le dosi a disposizione a favore gli ottantenni, poi dei settantenni e via a scalare. Il tutto bloccando la programmazione delle vaccinazioni previste per le categorie che erano state identificate come prioritarie in precedenza.
Certo, condividiamo l’esigenza di proteggere tali categorie di anzianio, in quanto sono le più esposte al rischi di ammalarsi di covid, con il concreto pericolo di veder aggravare il proprio stato di salute, siamo anche consapevoli che la penuria di dosi disponibili obbliga a scelte sempre più drastiche, però non siamo assolutamente d’accordo sui motivi posti a base per l’interruzione della campagna vaccinale per il personale scolastico, quando , poi, sembra che il primo obiettivo del governo sia proprio quello di tener aperte le scuole con didattica in presenza.
Non sappiamo forse tutti che il rischio per il personale della scuola è molto alto proprio perchè deve essere a contatto stretto ed in presenza con tutti gli studenti e con gli altri colleghi ? Ossia proprio con quella fascia d’età che, come stiamo vedendo in questi giorni, a seguito della diffusione della variante inglese e brasiliana del virus, potrebbe essere veicolo di infezione virale in luoghi chiusi e spesso non adeguati (mancanza di sanificazione dell’aria, spazi angusti con troppi allievi,)
Quindi, se quanto detto, ma provate a smentirci, è vero, e si intende veramente, e non per spot, preparare in tranquillità ed in presenza il nuovo anno scolastico, occorre che tutto il personale scolastico debba essere assolutamente vaccinato sia con la prima che con la seconda dose.
E’ intendiamo chiaramente ed assolutamente parlare del solo personale scolastico, quello cioè che va a scuola, non vorremmo, infatti, come ci è parso di capire e di apprendere, ed è forse giusto che si indaghi, che sotto le mentite spoglie del personale scolastico sia stato fatto entrare personale appartenente ad altri comparti del pubblico impiego e che nulla ha a che fare con “la frequenza scolastica e con gli addetti della scuola”, sottraendo vaccini proprio alla scuola e ai 400 mila che ancora attendono la prima dose, se non addirittura agli stessi anziani. Per favore si indaghi sulla somministrazione dei vaccini e non dopo….ora….ed ora…chi si è reso partecipe di questa infamia venga duramente sottoposto a procedimento.
Il premier Draghi non può limitarsi a denunciare “i furbetti” dei vaccini , infatti la denuncia tocca a noi, mentre il governo ha il compito di disporre indagini ed accertare i colpevoli di tale “infamia”.
SIA CHIARA UNA COSA:
LA SCUOLA DEVE RIAPRIRE IN PRESENZA CON TUTTE LE DOVUTE MISURE DI PROTEZIONE PER IL PERSONALE, PER GLI STUDENTI, E I FAMILIARI STESSI