Il nuovo sistema di accertamento e verifica delle assenze per malattia, inserito nella riforma Madia, nel tentativo di uniformare il sistema di accertamento fra il settore pubblico e privato, in effetti tende ad operare una stretta e un più ampio potere alla P.A. e all’INPS nel controllo delle veridicità dei certificati medici rilasciati ai pubblici dipendenti.
Il nuovo polo unico della medicina fiscale, accentrato presso l’INPS, prevede, quindi, l’estensione della competenza dell’Inps sui dipendenti pubblici, finora in capo all’Asl, come previsto dalla Riforma Madia.
Una delle novità consisterebbe anche nella previsione di un sistema premiale per i medici che effettuano le visite fiscali, in base agli obiettivi raggiunti, sulla base delle linee guida stilate tra Inps e sindacati (quelli cioè che si definiscono rappresentativi e che si arrogano il diritto di difendere i pubblici dipendenti (sic!!).
Il 9 agosto l’INPS ha già diramato le prime indicazioni alle amministrazioni pubbliche (quindi anche al Miur per il personale della scuola)- LA NOTA INPS
Ma anche la predisposizione delle visite fiscali incontra dei limiti in quanto il finanziamento per effettuarle ammonta a circa 17 milioni, per cui esaurito tale budget non sarà più possibile disporre nuovi accertamenti fiscali.
Una delle novità più preoccupanti è data dalla possibilità riconosciuta all’INPS di effettuare, “sua sponte”, accertamenti fiscali anche in assenza di richiesta da parte della scuola.
Resta fermo l’obbligo, durante le ore di reperibilità in cui il lavoratore deve assicurare la presenza presso il proprio domicilio (si ricorda l’orario 9-13 di mattina – 15-18 di pomeriggio), di avvisare la scuola in caso di allontanamento per esigenze legate a cure da effettuare o altri gravi casi.
L’Inps non può procedere ad effettuare accertamenti domiciliari medico legali richiesti dai datori di lavoro per i casi di infortunio sul lavoro e malattia professionale, in quanto si tratta di competenza assegnata all’Inail.